Contributi a fondo perduto 2024: info, requisiti e come ottenerli

Questi fondi sono destinati a promuovere l’innovazione, la crescita sostenibile, e il rafforzamento della competitività delle imprese Nel 2024, i contributi a fondo perduto rappresentano un’importante risorsa per le imprese italiane, offrendo finanziamenti senza obbligo di restituzione per sostenere una vasta gamma di progetti. Questi fondi sono destinati a promuovere l’innovazione, la crescita sostenibile, e il rafforzamento della competitività delle PMI, delle startup innovative e di altri settori strategici. (Quotidiano di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il Decreto 124/2023 coordinato con la legge di conversione 162/2023 riferente “Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonché in materia di immigrazione” ha costituito la ZES unica per il Mezzogiorno, la quale ricomprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna e rappresenta una grande opportunità per l’attrazione di investimenti, stranieri e italiani. (ondanews)

Adesso le domande stanno affluendo allo sportello unico della Zes inviate tramite le Camere di commercio. Zes, siamo passati alla fase della piena operatività: l’Agenzia delle Entrate ha messo online il modello di comunicazione per accedere al credito d’imposta. (Economy Magazine)

Nella nuova sezione, al primo link si trovano già tutte le informazioni sulla Zes unica, istituita su provvedimento del governo per dare omogeneità al disciplinare, prima declinato sulla base e sulle esigenze specifiche delle regioni. (Oltre Free Press)

l’Agenzia delle Entrate ha istituito il codice tributo “Recupero IRES per decadenza dalle agevolazioni a favore delle imprese che avviano una nuova attività economica nelle ZES - Soggetto consolidato o trasparente - art. (MySolution)

Entro lo scorso 12 luglio, le imprese della c.d. ZES Unica potevano richiedere il credito d’imposta previsto dal c.d. decreto SUD (DL 124/2023). Dal 31 luglio invece potranno essere fatte dalle integrazioni rispetto alle domande già presentate laddove sia stato in precedenza indicato che c’erano ancora investimenti da realizzare oppure non fatturati o non certificati. (InvestireOggi.it)