Banche-Mef, sulle imposte differite ballano 500 milioni

Ballano circa 500 milioni di gettito nel negoziato fra il Tesoro e le banche rappresentate da Abi sulle Dta, le imposte differite attive pagate dagli istituti per le perdite su crediti e avviamenti. Questa è la vera misura al centro della trattativa perchè, quella sulle stock option, avrebbe una base imponibile minima e proprio per questo, viene considerata una mossa “politica”, segnaletica nel senso di voler “colpire i ricchi”, come vengono percepiti i top manager. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri media

Una dinamica di natura eccezionale, trainata dall’effetto degli alti tassi di interesse e che ha consentito alle banche di conseguire una marginalità eccezionale. In due anni i primi sette gruppi bancari del Paese hanno visto quasi raddoppiare gli utili, passati da 6,7 a 12,9 miliardi di euro, per una crescita tra il primo semestre di quest’anno e lo stesso del 2022 del 93,1%. (Terre Marsicane)

I banchieri, d’altra parte, resistono fermamente a qualsiasi normativa fiscale che possa imporre prelievi forzati dai loro profitti: l’introduzione di una tassa sugli extraprofitti è stata scartata, sia per l’opposizione dell’Associazione Bancaria Italiana sia per il dissenso di gran parte delle forze di maggioranza, inclusi forzisti e leghisti. (ComplianceJournal.it)

E questa misura potrebbe essere estesa ad altri settori. Non solo le imposte differite attive (DTA) accumulate negli anni passati sulle svalutazioni crediti e sugli avviamenti, ma ora il governo vuole mettere sul tavolo del negoziato con le banche rappresentate dall’Abi, anche le stock options. (ilmessaggero.it)

FINANZA: Il Debito Annulla la Tassa su Extraprofitti Bancari – Scopri Come!

In sostanza, le banche affermano che potrebbero accettare misure che impattino solo temporaneamente sui tempi di incasso o di pagamento dei crediti e dei debiti fiscali, ma senza effetti retroattivi o patrimoniali. (Radio Radio)

Tema caldo non solo in Italia, ma in tutta Europa provano a spiegare gli economisti, compreso il nostro Valerio Sale che cercherà di spiegarci. Giusto dire che a noi, vittime della tasse costrette da sempre, girano un po’ certe delicate parti maschili. (Remocontro)

Preparatevi quindi, perché nelle edizioni di domani dei giornali si discuterà ampiamente delle revisioni delle serie storiche del Pil italiano da parte dell’Istat, che potrebbero tradursi in un lieve incremento dei decimali, risultando in risorse aggiuntive per il Governo in fase di bilancio. (ComplianceJournal.it)