60.000 persone sfollate al giorno a causa degli eventi estremi: in Italia coinvolti l'Appennino e diverse regioni alpine
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Parlare di cambiamento climatico vuol dire anche parlare di migrazioni, di guerre e persecuzioni, e la seconda giornata di Cop29, la conferenza delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico, si apre proprio con la pubblicazione di un rapporto dedicato a questo tema, intitolato "No escape", da parte dell’UNHCR, l'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati. Il cambiamento climatico sta intensificando le cause che forzano le persone a spostarsi, sia all'interno che all'esterno dei propri confini nazionali. (il Dolomiti)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Per cercare di quantificare e tracciare questo fenomeno, un gruppo internazionale di studiosi ha elaborato per la prima volta i dati delle migrazioni interne avvenute in 72 paesi tra il 1960 e il 2016. (Le Scienze)
La crisi climatica non colpisce tutti allo stesso modo. Chi è già in fuga da guerre, violenze e persecuzioni si trova spesso in prima linea di fronte agli effetti più devastanti del cambiamento climatico (La Stampa)
Le Nazioni Unite lanciano l’allarme sui rifugiati climatici: le persone costrette ad emigrare per siccità o alluvioni sempre piu devastanti. Servizio di Giorgia Bresciani Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)
Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Unhcr lancia l’allarme rifugiati: guerra e clima coppia letale (TV2000)
MeteoWeb (MeteoWeb)
Tra le macroregioni più a rischio, l’Africa occidentale, orientale e centrale. Il quaranta per cento della popolazione mondiale vive in contesti climatici a forte rischio e l’Onu lancia l’allarme: entro il 2050, per questa crisi, 216 milioni di persone nel mondo potrebbero essere costrette a lasciare le proprie case. (Rai Storia)