Le città italiane «a difesa del Rojava»

Ci sono pochi passi tra l’ambasciata turca a Roma e le centinaia di persone che ieri hanno animato il presidio «in difesa del Rojava», a piazza Indipendenza. Con la Turchia alle porte di Kobane, la città simbolo della resistenza curda, l’Ufficio d’informazione del Kurdistan in Italia (Uiki) ha voluto raccogliere le voci a sostegno del «modello di convivenza pacifica, democrazia diretta e autodeterminazione» che in queste ore è sotto minaccia. (il manifesto)

La notizia riportata su altre testate

La caduta di Damasco è stata così rapida che le forze di sicurezza siriane non hanno avuto il tempo di distruggere o a far spar… Damasco — La storia della Siria degli ultimi 40 anni è scritta in migliaia di cartelle, fascicoli, file e hard disk. (la Repubblica)

Leggi tutta la notizia Alleati degli Stati Uniti e principali beneficiari, a livello strategico, della fine dell'era Assad in Siria, Turchia e Israele sono in rotta di collisione. (Virgilio)

Vi sono diverse criticità da risolvere. La prima è la questione curda. (L'HuffPost)

Rojava sotto tiro. E la questione ci riguarda

Mentre nelle cancellerie di mezzo mondo si cerca di capire che intenzioni abbia realmente Ahmed Sharaa, l’ex qaedista più conosciuto col nome di battaglia al Jolani, ci sono due fronti su cui le cose “avanzano” in modo sempre più preoccupante: il primo è il ruolo che le donne nella nuova Siria, si legge che “avranno funzioni in armonia con la loro natura”, il secondo è la situazione nella parte nord-occidentale del paese. (L'HuffPost)

Di Giuseppe Gagliano – (Notizie Geopolitiche)

La Siria del dopo-Assad nasce anche nella Kobane che viene nuovamente assediata, dieci anni dopo la decisione di Obama, incalzato dall’opinione pubblica di mezzo mondo, di intervenire dalla parte di chi si mostrava capaci di resistere al dilagare di un terrore che pareva inarrestabile. (il manifesto)