Lagarde, in arrivo altri tagli tassi, direzione Bce chiara
"Se i dati continuano a confermare lo scenario di base, la direzione di viaggio è chiara e ci aspettiamo di abbassare i tassi d'interesse ulteriormente". Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, a Vilnius. Lagarde ha spiegato che la posizione tenuta dalla Bce fino a prima del Consiglio direttivo di giovedì scorso, quando manteneva un orientamento restrittivo, "non riflette più l'evoluzione dello scenario mcroeconomico". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altri giornali
Facendo riferimento alle ragioni per cui la Bce nella riunione di giovedì scorso ha eliminato il suo orientamento restrittivo, Lagarde ha spiegato che in sintesi il consiglio ha osservato che «l’ambiente è cambiato in tre modi importanti che aumentano la nostra fiducia nel ritorno dell’inflazione al nostro obiettivo. (Il Sole 24 ORE)
Lagarde ha informato che l'orientamento restrittivo mantenuto dalla Bce fino a prima del Consiglio direttivo di giovedì scorso, oggi "non riflette più l'evoluzione dello scenario macroeconomico". (QuiFinanza)
ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, a Vilnius. l'evoluzione dello scenario mcroeconomico". (Tuttosport)
Questa decisione, motivata dalla necessità di stimolare la crescita economica nell’Eurozona, ha importanti implicazioni per chi ha un mutuo in corso o sta pensando di stipularne uno. (InvestireOggi.it)
Una politica monetaria adeguata ai tempi, con possibile taglio dei tassi “se i dati in arrivo continueranno a confermare il nostro scenario di base", che prevede un ritorno dell'inflazione all'obiettivo del 2% nel 2025 nell'Eurozona”, così la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, alla conferenza economica annuale della Banca di Lituania sui “Pilastri della resilienza in mezzo ai cambiamenti geopolitici globali”, in occasione del 10° anniversario dell'introduzione dell'euro, a Vilnius in Lituania. (Italia Oggi)
Il mini taglio ai tassi di interesse deciso dalla Bce presieduta da Christine Lagarde è ben lontano da quello che occorre per risollevare un’economia europea oggi semi-soffocata dalla crisi franco-tedesca e dalla guerra dei dazi ingaggiata da Cina e Stati Uniti. (Nicola Porro)