Ma quanto somiglia a Greta Thumberg la mascotte del Giubileo 2025: ironie web
Appena presentata è già nella bufera la mascotte del Giubileo, l’anno santo della Chiesa cattolica che inizierà a dicembre. Si chiama "Luce" e assomiglia in modo inquietante a Greta Thumberg. Sui social impazza la polemica dopo che a Roma monsignor Rino Fisichella l'ha presentata: una bimba pellegrina con l’estetica (Secolo d'Italia)
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Una pellegrina pop che sembra un manga, creata dall'illustratore Simone Legno. Il monsignor Rino Fisichella ha presentato ufficialmente Luce, la mascotte del Giubileo 2025. (Fanpage.it)
Silvia Guidi – Città del Vaticano L’ambasciatore culturale della Santa Sede all’Expo Osaka 2025 sarà Michelangelo Merisi da Caravaggio, con l’arrivo in Giappone della sua celebre Deposizione, simbolo della vittoria della speranza in una scena che sembrerebbe descrivere solo morte e dolore senza riscatto. (Vatican News - Italiano)
Luce è una pellegrina che indossa gli elementi tipici del viaggiatore: un k-way giallo per ripararsi dalle intemperie, stivali sporchi di terra che testimoniano il cammino già percorso, una croce missionaria al collo e il bastone del pellegrino. (Adnkronos)
Esiste un’estetica più egemone di quella che riesce a influenzare un’istituzione vecchia più di duemila anni? La domanda è retorica e la risposta è no: oggi sappiamo che non c’è un’estetica più egemone di quella degli anime e dei manga e la prova ci arriva da una fonte insospettabile: il Vaticano. (Rivista Studio)
Cassino – Nella magnifica sala San Benedetto, promosso dal dinamico Michele Di Lonardo, alla presenza dell’Abate dom Luca Fallica, si è tenuto un convegno di alto livello: “Verso il Giubileo, mettersi in viaggio come pellegrini di giustizia e carità”. (Frosinone News)
L'ha presentata lo scorso 28 ottobre il monsignor Rino Fisichella, proprefetto del Dicastero per l'evangelizzazione che si occupa di tutte le attività di promozione dell'Anno santo. Come si può leggere sul sito Vatican News, Luce è "una bimba pellegrina realizzata con l'estetica dei manga", anche per strizzare l'occhio al mercato - se così vogliamo chiamarlo - asiatico, dove in effetti sono ancora relativamente forti le vocazioni. (WIRED Italia)