“La Polizia Italiana smantella un’organizzazione di falsificazione d’arte, sequestrando oltre 200 milioni di dollari in opere false di Banksy, Picasso e altri”

Il titolo “La Polizia Italiana smantella un’organizzazione di falsificazione d’arte, sequestrando oltre 200 milioni di dollari in opere false di Banksy, Picasso e altri” inizia a sprigionare una storia avvincente e sofisticata che prende forma quella che è stata appelata l’Operazione Cariatide. La Polizia Italiana, in una operazione straordinaria di livello internazionale, ha fatto crollare una rete di falsificazione d’arte che operava in tutta Europa (Artuu)

Se ne è parlato anche su altri giornali

E poi Wassily Kandinsky, Gustav Klimt, Henry Moore, ma anche Marc Chagall, Monet, De Ch… In totale sono 38 gli indagati nell’ambito dell’inchiesta sui falsari della pop art, che ha portato al sequestro di 2.100 opere d’arte false, in testa repliche di Banksy e Paul Klee, ma anche Andy Warhol. (La Repubblica Firenze.it)

Scoperta dalle forze dell'ordine una rete europea di falsari d'arte che realizzavano falsi Warhol, Banksy e Picasso e poi cercavano di venderli ad ignari acquirenti con l'aiuto di case d'asta complici in Italia. (ilmessaggero.it)

VENEZIA L’operazione si chiama “Cariatide”, perché è partita dopo il sequestro dell’omonimo ritratto firmato da Amedeo Modigliani, in realtà falso. (ilgazzettino.it)

Scoperte 2.000 opere d’arte false dal valore di 200 milioni

I carabinieri del Tutela Patrimonio culturale di Roma – coordinati dal procuratore Teresa Camelio e dal sostituto Egidio Celano – hanno notificato 38 avvisi di garanzia nei confronti di altrettante persone che sono accusate a vario titolo di concorso in ricettazione, falsificazione e commercializzazione di falsi. (Corriere della Sera)

Sono più di 2 mila i «falsi Banksy» sequestrati dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Roma: tra questi anche «Dismaland 3D Rat» e «Dismaland Monkey Tnt», le due opere esposte all’M9 di Mestre nel corso della mostra dedicata all’artista britannico che, dal 23 febbraio al 2 giugno scorsi, ha attratto a sé più di 25 mila visitatori. (Corriere della Sera)

La scoperta di questa rete ha destato grande attenzione nei circoli giudiziari e mediatici in Belgio e nel resto d’Europa, rivelando l’intreccio complesso e ramificato di attività illecite nel mercato dell’arte contemporanea. (Ultima Voce)