Conti correnti spiati, l'ex impiegato di Banca Intesa Vincenzo Coviello pronto a impugnare il licenziamento

Ha intenzione di impugnare il licenziamento da Intesa Sanpaolo Vincenzo Covielo, l'ex impiegato indagato dalla Procura di Bari per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato. Il ricorso I legali dell'ex bancario hanno già inviato alla banca una missiva con la quale ritengono sostanziamente che il licenziamento sia nullo, illegittimo e immeritato. (quotidianodipuglia.it)

Ne parlano anche altre fonti

Tommaso Foti trova sconcertanti gli oltre seimila accessi non autorizzati ai conti correnti. Un vero e proprio dossieraggio. (L'Opinione delle Libertà)

Poi s’è rivolto a uno psicologo: «Non nego che è stato molto difficile tenere a freno questa mia curiosità/compulsività». (Corriere Roma)

Un portavoce di Intesa Sanpaolo rispetto a notizie di stampa precisa che la Banca non ha ricevuto alcuna comunicazione dall’autorità giudiziaria e sottolinea che la Banca ha potuto procedere con la notifica presso l’Autorità per la Privacy e la denuncia presso la Procura di Bari come parte lesa nei tempi resi possibili da un processo esteso e accurato, volto alla ricostruzione di quanto avvenuto. (Il Friuli)

Conti spiati, indagata banca Intesa. E i correntisti valutano cause e richieste di risarcimenti

Degli otto correntisti, i più bersagliati, avvisati dalla banca, soltanto uno, Antonio Moschetta si era rivolto ai carabinieri lo scorso 22 luglio, facendo partire l’inchiesta della procura di Bari. (ilmessaggero.it)

Proprio alla vigilia dell’avvio degli accertamenti tecnici sui telefoni e i dispositivi elettronici sequestrati giovedì al 52enne di Bitonto, indagato per intrusione informatica e procacciamento di notizie sulla sicurezza dello Stato, la banca chiede scusa dichiarandosi «dispiaciuta». (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La Banca, per gli inquirenti, avrebbe violato la legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. L'istituto, secondo i pm, non avrebbe tempestivamente segnalato agli inquirenti gli accessi abusivi. (L'Unione Sarda.it)