Napoli-Palermo, azzurri giocheranno con il lutto al braccio. Il motivo

Il Napoli giocherà con il lutto a braccio nella gara di Coppa Italia contro il Palermo. Scopriamo il motivo di tale decisione. Il Napoli, reduce da tre vittorie consecutive e il pareggio contro la Juventus nella scorsa giornata, torna al Maradona per affrontare il secondo turno di Coppa Italia. Gli azzurri dovranno essere bravi a non prendere sotto gamba l’impegno, considerando che queste partite possono rivelarsi insidiose, come ha già dimostrato il primo turno contro il Modena, vinto dai partenopei solo ai rigori. (AreaNapoli.it)

Ne parlano anche altri giornali

Ore e ore a scavare, anche a mani nude, ma alla fine da sotto le macerie - dopo i primi due estratti vivi, padre e figlio - sono spuntati tre cadaveri, quelli di due bambini e della mamma, morti nel crollo di una palazzina nell'entroterra di Napoli, a Saviano, (Secolo d'Italia)

Getting your Trinity Audio player ready... Crollo della palazzina a Saviano, trovato il corpo della nonna: il bilancio è di 4 morti (Dire)

Buongiorno dalla redazione di Today.it. Ecco Start, le notizie da sapere per iniziare la giornata: oggi è lunedì 23 settembre 2024. (Today.it)

La carezza di Gennarino alla psicologa, il bambino sopravvissuto alla strage di Saviano e rimasto illeso

Lutto al braccio in ricordo delle vittime di Saviano Domani, giovedì 26 settembre, alle ore 21:00, il Napoli affronterà il Palermo allo stadio Diego Armando Maradona per il secondo turno di Coppa Italia. (Il Fatto Vesuviano)

Da ulteriori approfondimenti clinico strumentali - secondo quanto si apprende - è emerso che non ha riportato la frattura del femore ma soltanto alcune lesioni d’organo interni e una lieve contusione polmonare provocate dall’impatto a seguito del crollo che necessitano di costante osservazione. (Gazzetta del Sud)

«Sono la dottoressa dei giochi. Ne porto uno anche a te?», gli chiede la psicologa e finalmente Gennarino smette di aver paura di quel camice bianco. Dopo lunghi silenzi, si scioglie in un sorriso. Poi, con la manina, le accarezza il viso. (La Repubblica)