Applausi per Gisèle Pelicot, chiesti 20 anni al marito per gli stupri
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Applausi per Gisèle Pelicot, chiesti 20 anni al marito per gli stupri 25 novembre 2024 . Dominique Pelicot, 71 anni, non ha negato le sue responsabilità, definendosi uno "stupratore". "Sono colpevole di quello che ho fatto (...) ho rovinato tutto, ho perso tutto. Devo pagare", ha detto a settembre. Anche la maggior parte degli altri imputati, di età compresa tra i 26 e i 74 anni, sono sotto processo per stupro aggravato e rischiano 20 anni di carcere. (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altre testate
«Vent'anni sono tanti, perché sono vent'anni di una vita, qualunque sia l'età dell'imputato. (Vanity Fair Italia)
Le femministe per Gisèle Pelicot e altre vittime: "20 anni per tutti" 25 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
In Italia la richiesta di ergastolo per Filippo Turetta e la condanna alla medesima pena per Alessandro Impagnatiello, in Francia la richiesta di vent’anni di carcere, il massimo della pena prevista per stupro, per Dominique Pelicot, l’uomo che per vent’anni ha drogato la moglie Gisèle allo scopo di farla violentare, mentre era totalmente inerte, da decine di conoscenti, vicini di casa, giovani e… (La Stampa)
Dominique Pelicot, 71 anni, si è autodefinito "violentatore", ammettendo: "Sono colpevole di quello che ho fatto, ho rovinato tutto, ho perso tutto. Devo pagare". Pene non molto inferiori sono attese per i 50 imputati, soltanto una parte di coloro che dal 2010 al 2020 approfittarono dello stato di stordimento della donna (Sky Tg24 )
Cinquanta uomini … (la Repubblica)
Per dieci anni Dominique Pelicot, pensionato oggi 71enne, ha invitato almeno una settantina di estranei nella camera matrimoniale della sua casa a Mazan, nel Sud della Francia: sotto gli occhi e la videocamera di Pelicot, gli sconosciuti reclutati nel forum online «Coco» dal 2011 al 2020 hanno violentato la moglie Gisèle ridotta in stato comatoso, dopo che il marito l’aveva drogata con il Lorazepam (la benzodiazepina venduta in Francia con il nome commerciale di Temesta, Tavor in Italia), affinché non si accorgesse di nulla. (Corriere della Sera)