L’Olanda di Wilders chiede alla Ue l’esenzione dal patto migratorio

BRUXELLES – Improvvisamente la questione migratoria è tornata a dominare il dibattito europeo. Dopo la scelta tedesca di reintrodurre i controlli alle frontiere nazionali, il governo olandese ha annunciato oggi, mercoledì 18 settembre, la volontà di chiedere una esenzione dall’applicazione del patto migratorio, il pacchetto di regole appena approvato a livello europeo. Per ora, la richiesta appare più teorica, che pratica, rivolta più all’opinione pubblica nazionale che ai partner europei. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

Questo annuncia Marjolein Faber, ministra per l’Asilo ed esponente di Pvv (Partito per la Libertà), che precisa: “Ho appena informato la Commissione europea che desidero l’opt-out in materia di migrazione per i Paesi Bassi. (L'Opinione delle Libertà)

Dopo aver annunciato la settimana scorsa l'intenzione di creare in patria il «regime di asilo più severo di sempre», introducendo un piano con drastiche restrizioni anche sui ricongiungimenti familiari, il nuovo governo guidato dal primo ministro Dick Schoof ha annunciato tramite la ministra per l'Asilo e Migrazione, Marjolein Faber, di aver comunicato con una lettera alla commissione Ue di volere un opt-out (un'esenzione) in materia di immigrazione, in caso di modifica dei Trattati. (il Giornale)

Il Governo olandese ha avanzato un piano controverso che punta a introdurre misure molto rigide in materia di immigrazione. Nonostante sia stato giudicato inverosimile e con scarse possibilità di successo, la notizia è stata molto discussa. (Inside Over)

La richiesta olandese di un opt-out dalle normative migratorie europee Negli ultimi anni, l’immigrazione è emersa come un tema cruciale nel dibattito politico europeo, sollevando preoccupazioni e tensioni tra gli Stati membri dell’Unione Europea. (Ultima Voce)

“Ho appena informato la Commissione europea che desidero l’opt-out in materia di migrazione per i Paesi Bassi. (Nicola Porro)

Dopo la Germania, liberi tutti. Era inevitabile che la decisione di Berlino di sospendere Schengen e riprendere in mano il controllo delle frontiere, entrata in vigore lunedì scorso, scatenasse un effetto domino. (L'HuffPost)