Le reazioni al caso Swiatek: Kyrgios e Kafelnikov polemici, l’amara riflessione di Fritz

La notizia è di ieri e ha avuto non poche le reazioni. Stiamo parlando della positività alla trimetazidina, dopo un controllo antidoping al di fuori delle competizioni previsto ad agosto del 2024, della n.2 del mondo del tennis, Iga Swiatek. Un caso che, come accaduto per Jannik Sinner, sta facendo discutere sia sul giudizio da parte dell’ITIA (International Tennis Integrity Agency) che sulle regole dell’antidoping. (OA Sport)

Su altre fonti

"Il nostro sport è spacciato", ha scritto l'australiano "La scusa che tutti possiamo usare è che non lo sapevamo. Semplicemente non lo sapevo" (Sportal)

Anche per lei, ex numero uno ed attuale numero 2 della WTA, un'altra positivita "accidentale", che il tribunale indipendente per l'Integrità del Tennis ha accertato e punito con un mese di sospensione dall'attività, già scontato tra settembre ed ottobre. (ciociariaoggi.it)

Squalifica di un mese per doping per Iga Swiatek, numero 2 del tennis mondiale femminile. Lo rivela lei stessa ina una storia sul suo account Instagram. Lo scorso agosto il test antidoping aveva rilevato la positività alla trimetazidina, una sostanza contenuta nella melatonina che la tennista prende abitualmente per dormire. (La Stampa)

Kyrgios contro Sinner dopo il caso Swiatek: «Il tennis è spacciato»

Due fuoriclasse, due casi resi noti solo a processo concluso per tutelarne la privacy ma anche due differenze sostanziali: Iga è stata squalificata in primo grado per un mese, Jannik prosciolto, quella trovata nelle urine di Swiatek è una sostanza davvero dopante (la trimetazidina che si usa per curare le ischemie e migliora il metabolismo dei grassi negli atleti), quella di Sinner (il Clostebol) di fatto no perché contenuta solo in una pomata. (Corriere della Sera)

Il mondo del tennis è tornato a parlare di doping con la sospensione di Iga Swiatek, numero 2 del ranking WTA, fermata per un mese per una positività causata da una contaminazione legata all'assunzione di un farmaco contenente melatonina e regolamentato senza prescrizione medica. (Liberoquotidiano.it)

Il 29enne australiano, che a gennaio rientrerà nel circuito dopo l’infortunio, torna all’attacco su X: «Ora tutti possiamo usare la scusa che non sapevamo cosa abbiamo assunto». Immediato lo sfogo di Taylor Fritz: «Come si fa a non formare un’opinione istruita e rimuovere i pregiudizi personali?». (Lettera43)