Istat, a settembre la produzione industriale -4% sull'anno
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A settembre 2024 si stima che l'indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dello 0,4% rispetto ad agosto. Su base annua, al netto degli effetti di calendario, l'indice complessivo diminuisce del 4,0% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21 come a settembre 2023). Lo indica l'Istat, sottolineando che "in termini tendenziali si accentua la contrazione dell'indice corretto per gli effetti di calendario, che perdura da venti mesi". (Tuttosport)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Da una parte pesa ancora il calo del costo dell'energia, ma sono le due gravi crisi industriali in corso nel Paese, lusso e automotive, che stanno rallentando l'economia italiana. Altro calo per la produzione industriale italiana. (QuiFinanza)
Si tratta del ventesimo calo consecutivo del dato corretto per gli effetti del calendario, a conferma di una crisi che inizia a farsi sentire pesantemente sul pil e sull’occupazione. Nuovi dati Istat, nuove delusioni per il governo Meloni che dovrà rassegnarsi a smettere di descrivere l’Italia come locomotiva economica della Ue. (Il Fatto Quotidiano)
Dal lato dell’offerta, a settembre la produzione manifatturiera è diminuita dello 0,4% in termini congiunturali, dopo la variazione nulla segnata ad agosto, rileva l’Istat nella Nota sull’andamento dell’economia italiana. (Avanti Online)
Produzione industriale: -4% a settembre L’Italia segna passi indietro sul fronte della produzione industriale e del prodotto interno lordo (Pil). Sono questi gli ultimi dati comunicati quest’oggi dall’Istat, che evidenziano un ventesimo mese consecutivo di calo per la produzione industriale e una crescita stagnante del Pil, con risultati sotto la media europea. (Economy Magazine)
La stima dell'Istat su settembre 2024, diminuzione dello 0,4% su agosto e dello 0,6% sul trimestre (LAPRESSE)
L’indice mensile cresce su base congiunturale per i beni intermedi (+1,9%) e i beni strumentali (+1,8%); diminuiscono invece l’energia (-3,8%) e i beni di consumo (-2,5%). (business24tv.it)