L’Italia è più ricca di 100 miliardi: cosa cambia per la manovra 2025
Il ministro Giorgetti può tirare un sospiro di sollievo. L’Italia si trova più ricca di cento miliardi e questo rende disponibile qualche miliardo in più per la manovra economica 2025. La sorpresa arriva dall’Istat che ha rifatto calcoli di contabilità nazionale degli ultimi tre anni. Emerge un deficit più basso del previsto che renderà meno pesanti i tagli. Il dato Istat su cui si concentravano le aspettative è soprattutto il disavanzo 2023 che trasformandosi in debito aggiuntivo misura il rapporto con il Pil. (Panorama)
Su altre testate
“Circolare, circolare, in questo comunicato del’Istat non c’è niente da vedere, nessun tesoretto, avanti col business as usual”. (Il Fatto Quotidiano)
E avverte: «Ora lo spread è basso, ma in caso… Averlo così elevato ci rende vulnerabili sui mercati finanziari». (La Stampa)
In particolare, l'istituto di statistica ha reso noto che, rispetto alle comunicazioni precedenti, il Pil 2021 in termini nominali (ossia al lordo dell'inflazione) è risultato superiore di circa 21 miliardi e nel 2022 e 2023, rispettivamente, di 34 e 43 miliardi. (il Giornale)
Sulla base dei nuovi dati, nel 2022 il Pil è aumentato del 4,7%, al rialzo di 0,7 punti percentuali, nel 2021 è cresciuto dell’8,9%, con una revisione di +0,6 punti percentuali. Nel 2023 il tasso di variazione del Pil italiano è risultato pari a 0,7%, 0,2 punti percentuali in meno rispetto alla stima del marzo scorso. (LA NOTIZIA)
L’attesa revisione dei conti economici nazionali 1995-2023 diffusa ieri dall’Istat regala più di una soddisfazione sul terreno strutturale, anche se come da previsioni (Sole 24 Ore del 12 settembre) delude chi, fuori dal ministero dell’Economia, aspettava da lì un qualche aiuto decisivo per il piano di bilancio in calendario venerdì mattina dopo il rientro della premier Meloni in Italia, e soprattutto per la manovra in costruzione. (NT+ Enti Locali & Edilizia)
Sono troppi e troppo diffusi gli appetiti di partiti e ministri per non tenere il freno a mano tiratissimo in questa fase di messa a punto della legge di Bilancio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)