La lunga notte di Gjader. In Albania anche la commissione d’asilo: ecco perché è una gara contro il tempo (e i giudici di Roma)

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

Quella tra giovedì e venerdì potrebbe essere ricordata come la lunga notte del diritto d’asilo. Per la dozzina di richiedenti trattenuti nel centro albanese di Gjader, infatti, non stiamo pagando solo i costi della nave da 80 metri della Marina, ma anche la trasferta, taciuta, della commissione prefettizia di Roma per l’esame delle domande d’asilo. Che, hanno scoperto oggi i parlamentari italiani entrati nel centro, è già all’opera nonostante il trattenimento dei richiedenti debba ancora essere convalidato dai giudici competenti, quelli del Tribunale di Roma. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Cruciani ha iniziato commentando il caso di Marco Borella, un apicoltore di Desio, vicino a Milano, che è stato multato di 430 euro per aver esposto un cartello con la scritta “Stop Bombing Gaza, Stop Genocide” accanto al suo banco di miele. (Nicola Porro)

“Un viaggio italiano che oggi diventa un viaggio calabrese – afferma l’assessore con delega al Turismo Giovanni Calabrese. – Un’iniziativa promossa dal Ministero del Turismo, un viaggio tra le regioni italiane grazie al quale si promuove la gastronomia del nostro Paese, candidata a diventare Patrimonio dell’Unesco. (Corriere di Lamezia)

"Uno dei migranti ci … (la Repubblica)

Ma anche sui decreti — sono già più di una decina — che i giudici… Roma — Anche quella manciata di migranti rimasti nel centro di permanenza e detenzione in Albania potrebbe tornare in Italia tra poche ore, salvo colpi di scena. (la Repubblica)

Sono sbarcati i migranti giunti a Shengjin ieri mattina alle 8 a bordo della nave Libra della Marina Militare. A gruppi di quattro, i sedici immigrati hanno percorso a piedi le poche decine di metri che separano la banchina dall’ingresso dell’hotspot allestito nel porto della cittadina albanese (Liberoquotidiano.it)

Una nuova pagina nella gestione del fenomeno migratorio in Italia che non poteva che cominciare nel peggiore dei modi. (Famiglia Cristiana)