La lunga notte di Gjader. In Albania anche la commissione d’asilo: ecco perché è una gara contro il tempo (e i giudici di Roma)

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Migranti

Quella tra giovedì e venerdì potrebbe essere ricordata come la lunga notte del diritto d’asilo. Per la dozzina di richiedenti trattenuti nel centro albanese di Gjader, infatti, non stiamo pagando solo i costi della nave da 80 metri della Marina, ma anche la trasferta, taciuta, della commissione prefettizia di Roma per l’esame delle domande d’asilo. Che, hanno scoperto oggi i parlamentari italiani entrati nel centro, è già all’opera nonostante il trattenimento dei richiedenti debba ancora essere convalidato dai giudici competenti, quelli del Tribunale di Roma. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Cruciani ha iniziato commentando il caso di Marco Borella, un apicoltore di Desio, vicino a Milano, che è stato multato di 430 euro per aver esposto un cartello con la scritta “Stop Bombing Gaza, Stop Genocide” accanto al suo banco di miele. (Nicola Porro)

GJADER – I tre parlamentari dell'opposizione hanno visitato il centro di trattenimento e rimpatrio di Gjader in Albania. "È un lager", è la prima cosa che ha detto Riccardo Magi, di +Europa, e Paolo Ciani, di Demos, ha sollevato dubbi sul fatto che i sedici migranti fatti salire a bordo della Libra, la nave della marina militare, siano stati salvati in acque internazionali. (la Repubblica)

C’erano 10 bengalesi e 6 egiziani a bordo della Libra attraccata alle 8 del mattino al porto di Shengjin, a nord di Tirana, ma quattro di loro in serata si sono rivelati non idonei a restare: nei colloqui tenuti nell’hotspot del Viminale, due sono risultati minorenni e altrettanti «vulnerabili», ovvero in precarie condizioni psico-fisiche o vittime di tortura. (Corriere della Sera)

Dal Villaggio Globale di Riace ai Cpr dell’Albania che piacciono all’Ue. Il pressing della Corte di Giustizia europea

Sono sbarcati i migranti giunti a Shengjin ieri mattina alle 8 a bordo della nave Libra della Marina Militare. A gruppi di quattro, i sedici immigrati hanno percorso a piedi le poche decine di metri che separano la banchina dall’ingresso dell’hotspot allestito nel porto della cittadina albanese (Liberoquotidiano.it)

Una nuova pagina nella gestione del fenomeno migratorio in Italia che non poteva che cominciare nel peggiore dei modi. (Famiglia Cristiana)

E se il trasferimento fino al centro albanese è costato 18mila euro per ciascuno dei migranti, dieci bengalesi e sei egiziani (in quattro peraltro stanno rientrando in Italia, due sarebbero minorenni e due soggetti vulnerabili), la donna che è arrivata nel “Villaggio Globale” della Locride - dove è tornato sindaco Mimmo Lucano , eletto anche parlamentare in Europa, dopo la sua lunga odissea giudiziaria - è stata accompagnata alla stazione dei pullman da un poliziotto che le ha fatto i biglietti: «Guarda, certe volte, Dio come assume le sembianze più inaspettate», ha commentato Lucano. (Il Sole 24 ORE)