L'appello dei genitori di Leonardo a "E' sempre Cartabianca": "Chi sa cosa è successo davvero a nostro figlio parli"
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Dal salotto di Domenica In, su Rai Uno, al talk di Rete 4 "E' sempre Cartabianca". Domenica sera Francesco e Viktoria, i genitori di Leonardo, il 15enne di Senigallia vittima di bullismo che si è ucciso il 13 ottobre scorso, sono stati ospiti della trasmissione condotta da Bianca Berlinguer. Nel pomeriggio la mamma Viktoria a Mara Venier, oltre a ripercorrere la tragedia di Leonardo, aveva promesso che “andrà avanti con la sua battaglia per la verità finchè non sarà fatta giustizia”; la sera il nuovo appello dei genitori di Leonardo, sempre accompagnati dall'avvocata Pia Perricci, stavolta affinchè, “chi è a conoscenza di ulteriori dettagli di quello che accadeva al loro figlio in quella scuola parli”. (Vivere Senigallia)
La notizia riportata su altre testate
Il testo «Le notizie che escono tutti i giorni sui giornali e sui social - riporta l’invito - ledono profondamente la nostra dignità di insegnanti e l’immagine della nostra scuola. Il Panzini passa al contrattacco contro le accuse legate al bullismo e chiama a raccolta i docenti. (corriereadriatico.it)
Perché Leonardo lo ha fatto? Come può essere stato tanto lucido e determinato da sottrarre l’arma al padre vigile urbano e dirigersi senza indugio all’appuntamento con la morte? E’ stato solo il peso del bullismo che lo aveva divorato ad aver armato la sua mano o, come sostengono anche i genitori, c’è dell’altro? Nessuna risposta è stata finora talmente esauriente da poter delineare un quadro certo della situazione. (il Resto del Carlino)
“Negli ultimi giorni il ragazzo era costantemente con le auricolari nelle orecchie. Nessun docente gli ha mai messo una nota o segnalato la cosa ai genitori. La critica della legale (Tecnica della Scuola)
Nell'intervista con la padrona Mara Venier, mamma Viktoria ha raccontato chi era Leonardo, la sua storia, ma anche il tormento vissuto, lo sfogo con genitori per quelle vessazioni che lui stesso definiva “insopportabili” da parte dei tre bulli della classe, fino al tragico epilogo. (Vivere Senigallia)
Per questo vogliamo fare un appello: chi sa, parli. Perché nelle scuole alla fine si sa tutto, sappiamo come funziona». (la Repubblica)
Sarebbero loro gli aguzzini di Leonardo, i bulli che lo insultavano tutte le mattine a scuola, che gli strizzavano i capezzoli in palestra, che gli davano le manate nelle parti intime. Che lo hanno indotto domenica 13 ottobre a prendere la pistola del padre vigile urbano a Senigallia, a scappare di casa e a togliersi la vita a soli 15 anni. (corriereadriatico.it)