Neonati seppelliti a Parma, il procuratore: «Chiara Petrolini aveva già deciso che non sarebbero sopravvissuti»

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Vanity Fair Italia INTERNO

Agli arresti domiciliari con l’accusa di aver ucciso due neonati (nati il 7 agosto 2024 e il 12 maggio 2023) a distanza di un anno uno dall’altro, dopo averli partoriti nella sua casa di Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma - questa mattina ha parlato, in conferenza stampa, il procuratore di Parma Alfonso D’Avino, ricostruendo il percorso che ha portato all’arresto. «Chiara aveva già deciso che il bambino non sarebbe sopravvissuto al parto, e tutto il percorso della gravidanza appare disseminato di indizi che conducono a questa realtà». (Vanity Fair Italia)

Su altre fonti

La ricostruzione dei fatti che emerge dal comunicato della Procura di Parma per spiegare anche la decisione di applicazione della misura cautelare per Chiara, mamma dei bambini sepolti nel giardino della sua villetta, è se possibile, ancora più drammatica delle ipotesi che era stato possibile avanzare finora. (Fanpage.it)

La 21enne di Traversetolo è agli arresti domiciliari per omicidio premeditato e soppressione di cadavere: è stata accusata dopo il ritrovamento dei corpi di due neonati, entrambi partoriti da lei, nel giardino della sua casa. (Sky Tg24 )

Dagli inquirenti emerge intanto che il bimbo partorito il 7 agosto era nato vivo ed è morto dissanguato dopo il taglio del cordone ombelicale “in assenza di una adeguata costrizione dei vasi”. (AltaRimini)

È uno scenario drammatico, a tratti macabro, quello che emerge dall'inchiesta sui due neonati uccisi e seppelliti nel giardino di una villetta a Vignale di Traversetolo, nel Parmense. (il Giornale)

Quando il figlio ha preso forma reale davanti ai suoi occhi ha dovuto ‘eliminarlo’”. “Non sono sicuramente mancati dei campanelli d’allarme – osserva –, ma spesso molti segnali vengono purtroppo ignorati”. (Servizio Informazione Religiosa)

Ragazza «difficilmente decifrabile», l’ha definita il procuratore di Parma Alfonso D’Avino . Ma la valutazione delle capacità mentali e della personalità della 21enne Chiara Petrolini sarà uno degli elementi cardine dell’ inchiesta e del successivo processo . (Gazzetta del Sud)