Alzheimer, l’appello dei familiari dei pazienti: «La ricerca non si fermi»

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Corriere della Sera SALUTE

Alzheimer Europe e Federazione Alzheimer Italia si uniscono nel chiedere risposte immediate da parte dei governi, perché gli Istituti di ricerca e i ricercatori impegnati nel campo della demenza ricevano il supporto economico necessario a riprendere le attività in corso e avviarne di nuove.

La Federazione Alzheimer Italia aderisce alla call to action lanciata da Alzheimer Europe, perché venga promossa con urgenza un’azione per affrontare l’impatto del Covid-19 sulla ricerca per la demenza. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

Combattere l’isolamento, rompere l’indifferenza nei confronti del malato di Alzheimer e della sua famiglia, per creare una comunità capace di supportare e aiutare entrambi. La giornata è promossa da Comune, Ulss9 Scaligera e dalle associazioni Alzheimer Verona Onlus, AFMA Associazione Familiari Malati di Alzheimer e Omnia Impresa Sociale. (TgVerona)

Fino al 30 settembre si potrà sostenere la ricerca di Airalzh Onlus – Associazione Italiana Ricerca Alzheimer. Nel mondo la malattia di Alzheimer colpisce circa 40 milioni di persone. (Velvet Mag)

Viene però tuttora richiesto alle famiglie dei malati di compartecipare alla retta per il soggiorno dei pazienti in Rsa. Per questo è importante l'ultima pronuncia in ordine di tempo che arriva dal Tribunale di Foggia, diffusa nella Giornata Mondiale dei malati di Alzheimer (Il Sole 24 ORE)

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE > > > Whatsapp, in arrivo una nuova funzione antispia: i dettagli. 🗓 Oggi è la Giornata mondiale della malattia di Alzheimer: un morbo non ancora curabile, ma che può essere accompagnato nel suo decorso. (Ck12 Giornale)

Sebbene sia noto il meccanismo che causa la degenerazione delle cellule neuronali (accumulo di beta-amiloida) non sono ancora disponibili delle cure farmacologiche totalmente efficaci. Scoperta all’inizio del secolo scorso da uno psichiatra tedesco, Alois Alzheimer , non si tratta di una semplice patologia legata all’invecchiamento, ma di una malattia degenerativa del cervello che può colpire le persone fin dai 30-40 anni di età. (PRESSENZA – International News Agency)

Alzheimer Europe e Federazione Alzheimer Italia si uniscono nel chiedere risposte immediate da parte dei governi, perché gli Istituti di ricerca e i ricercatori impegnati nel campo della demenza ricevano il supporto economico necessario a riprendere le attività in corso e avviarne di nuove. (Notizie - MSN Italia)