Harris vs. Trump, le presidenziali sono tutt'altro che decise (di J. Fiegener)
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Due notizie negli ultimi giorni fanno capire che le prossime elezioni americane sono tutt’altro che decise, nonostante il vantaggio che Kamala Harris pare aver acquisito dopo la convention democratica di Chicago. Nate Silver, uno dei sondaggisti più importanti, sostiene che nonostante lo slancio, Harris sia ancora leggermente dietro a Trump in Pennsylvania, Stato che può decidere la corsa alla Casa Bianca (L'HuffPost)
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D’altro canto a suo tempo la scelta di Kamala Harris per la Vicepresidenza era giunta non per i particolari meriti della Senatrice, ma solo come conseguenza di una combo imbattibile contro ogni accusa nell’era post coloniale MeToo essendo la Harris donna, asiatica e nera: una candidatura che più di qualcuno ha voluto ascrivere al surrettizio tentativo, andato a buon fine, di rivincita dopo la sconfitta di Hillary Clinton, nonché una forma di riappropriazione del genere femminile dopo che i Repubblicani avevano tentato di far eleggere a loro volta una donna vice presidente nel ticket con John McCain: Sarah Palin, la Governatrice dell’Alaska e uno dei volti del Tea Party. (GLI STATI GENERALI)
L’estate è ufficialmente finita con il Labor Day, il 2 settembre, ed è iniziato lo sprint finale per le elezioni del 5 novembre. «Addio per sempre, brat summer», ha twittato Charli XCX, la popstar che ha dato un nome all’entusiasmo dei giovani per l’ingresso di Kamala Harris nella corsa per la Casa Bianca (anche se resta da vedere quanti di questi giovani effettivamente voteranno). (Corriere della Sera)
«Se diamo un’occhiata a come l’economia ha influenzato le precedenti elezioni - ha scritto tre giorni fa il team di analisti che monitora la campagna presidenziale per il Washington Post - possiamo vedere che quando essa migliora, il candidato del partito in carica fa meglio. (Corriere del Ticino)
Secondo gli intervistati, Harris batterebbe Trump in sedici delle venti situazioni ipotizzate (Sky Tg24 )
La campagna elettorale per le elezioni presidenziali negli Stati Uniti ha visto una ripresa significativa del Partito democratico nelle ultime settimane. Dopo che il presidente Joe Biden ha deciso di ritirarsi dalla corsa e è stata indicata al suo posto la vicepresidente Kamala Harris quale candidata per il partito democratico, Donald Trump, inizialmente in vantaggio, si è trovato in difficoltà. (WIRED Italia)
Nelle settimane successive al ritiro di Joe Biden dalla corsa alla Casa Bianca la candidata del partito democratico ha ripetuto più volte di essere certa della vittoria il 5 novembre. Potrebbe essere questo il mantra della campagna elettorale di Kamala Harris (il Giornale)