‘Oceania 2’ lascia che sia una ragazza a salvare il mondo. Ma non chiamatela principessa
“Ancora non è una principessa!”, esclama la giovane donna che sta per andare a salvare i suoi amici (e probabilmente il mondo), riunire la sua comunità dispersa ed entrare nei libri di Storia. “Be’, molte persone pensano che tu lo sia”, risponde il suo compagno eroe-barra-spalla comica. Per intenderci: Vaiana è la figlia di un capo tribale dell’isola di Matunui, nel Pacifico meridionale, e quindi potrebbe essere considerata una regina in virtù della sua discendenza. (Rolling Stone Italia)
Ne parlano anche altri giornali
ROMA – Oceania 2 riunisce Vaiana e Maui tre anni dopo per un nuovo viaggio espansivo insieme a un equipaggio di improbabili marittimi. Dopo aver ricevuto una chiamata inaspettata dai suoi antenati esploratori, Vaiana deve viaggiare nei lontani mari dell’Oceania e in acque pericolose e perdute da tempo per un’avventura diversa da qualsiasi cosa abbia mai affrontato. (The Hot Corn Italy)
Tra palme, sabbia e scenografie ispirate ai colori e alle atmosfere del film hanno partecipato alla serata tanti ospiti che si sono divertiti a posare in mezzo a statue giganti. (Corriere della Sera)
Il sequel Disney esordisce dominando il box office italiano con un incasso di 880 mila euro e oltre 129 mila spettatori. Come confronto, il primo capitolo aveva raccolto 220 mila euro nel giorno di apertura (22 dicembre 2016), con un totale finale di 14,3 milioni di euro. (Sky Tg24 )
Eppure la struttura narrativa ricalca fin troppo da vicino quella del primo film, con poche sorprese. La storia riprende tre anni dopo la precedente: Vaiana, ormai leader affermata della sua isola, intraprende un viaggio per salvare il suo popolo da una nuova minaccia, accompagnata da un equipaggio sgangherato e ancora una volta con l'aiuto del semidio istrionico Maui. (Vanity Fair Italia)
Uscito nelle sale italiane e internazionali nella giornata di ieri, scopriamo se il sequel animato della Disney contiene delle scene dopo i titoli di coda (Movieplayer)
"L'oceano è una metafora delle nostre vite": l'autore, di orgini samoane, ci spiega perché questo sequel sia così importante per lui. E ci anticipa come vorrebbe continuare la saga di Vaiana. (Movieplayer)