Alessandro Giuli, chi è il nuovo ministro della Cultura dopo Sangiuliano: il polemista garbato fedelissimo di Meloni

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Ponte sullo Stretto

Quasi due anni fa aveva sfiorato la nomina, sorpassato in corsa dall’ex direttore del Tg2 che dava alla neo-premier maggiori garanzie di allargare oltre i recinti della destra dura e pura. Lui, Alessandro Giuli, classe ‘75, non se n’era troppo adontato: uso obbedir tacendo, consapevole di essere uno dei pochi intellettuali d’area su cui Giorgia Meloni ha sempre potuto contare - fedele alla causa … (la Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

Nonostante le dimissioni del ministro della Cultura, il caso Sangiuliano non accenna a sgonfiarsi. Il legale dell'ormai ex ministro, l'avvocato Silverio Sica, ha annunciato che la denuncia nei confronti di Maria Rosaria Boccia «è in via di elaborazione»: «E intendiamo depositarla all'attenzione dei magistrati all'inizio della prossima settimana». (Corriere Roma)

Chiusa la vicenda politica con le dimissioni da ministro della Cultura, il caso Sangiuliano-Boccia si trasferisce nei Palazzi di giustizia e finisce sotto la lente non solo della Corte dei Conti ma anche della magistratura. (Il Sole 24 ORE)

L’amarezza, il dolore per la moglie, la gratitudine nei confronti di Giorgia Meloni. Ma anche la rabbia. (Corriere della Sera)

I dubbi di Meloni, l’incubo di un Renzi burattinaio della Boccia. Poi Sangiuliano ha voluto chiudere. E torna in Rai, alla guida della Tgr

«Basta! Basta!», si può sentire nel video dell’evento, ha urlato chi assisteva al Forum Teha in corso a Cernobbio voleva sentire la presidente del Consiglio Giorgia Meloni parlare della presidenza del G7 e del ruolo dell’Italia nello scenario globale. (Open)

Maria Rosaria Boccia interviene sulle dimissioni di Sangiuliano Non può affatto dirsi contenta delle dimissioni del Ministro Gennaro Sangiuliano: Maria Rosaria Boccia, durante la recentissima intervista che ha rilasciato a In Onda, programma di La7, commenta la decisione dell’ormai ex Ministro della Cultura con un “Lui meritava quel posto”. (Virgilio Notizie)

Anzi, pur essendone ovviamente sollevata per l’imbarazzo allontanato dal governo, la premier nelle ultime 24 ore aveva semmai frenato i due alleati, Antonio Tajani e Matteo Salvini che l’avevano consigliata calorosamente di accettare le dimissioni che Sangiuliano aveva offerto mercoledì scorso. (Open)