Capodanno, botti e fuochi d'artificio vietati in Piemonte. Solo Verbania concede una deroga
Botti e fuochi d'artificio vietati in tutte le principali città del Piemonte. Nel caso di Torino non c'è stato bisogno di un'ordinanza specifica per Capodanno perché il regolamento di polizia urbana stabilisce che «è tassativamente vietato far esplodere botti o petardi di qualsiasi tipo: in tutti i luoghi, coperti o scoperti, pubblici o privati, in cui si svolgono manifestazioni pubbliche o aperte al pubblico, di qualsiasi tipo; all'interno di asili, scuole, ospedali, case di cura, comunità varie, uffici pubblici e ricoveri di animali nonché entro un raggio di 200 metri da tali strutture; in tutte le vie, piazze ed aree pubbliche, ove transitano o siano presenti delle persone». (Corriere della Sera)
Su altri media
Prende il via nel Lazio, per volontà dell’assessore all’Agricoltura, Giancarlo Righini, un’iniziativa che unisce arte, territorio e giovani. Attraverso l’agenzia regionale Arsial, é stato, infatti, pubblicato un avviso pubblico per lanciare un contest fotografico dedicato alle scuole secondarie di secondo grado della regione. (Frosinone News)
Il provvedimento è stato adottato in quanto, nel periodo fra Capodanno e l’Epifania, si verifica un uso incontrollato di artifizi pirotecnici con conseguenze negative per la tranquillità psicofisica di anziani, bambini e ammalati oltreché per animali domestici e non. (Oggi Treviso)
Le feste sono sinonimo di famiglia, convivialità, pranzi e cene in compagnia, di bilanci di fine anno e di buoni propositi per il futuro. (Frosinone News)
In commercio sono diffusi in questo periodo anche i giochi pirotecnici illegali, tra cui la nuova ’Bomba Sinner‘, dall’alto potenziale distruttivo, che prende naturalmente il nome dal tennista italiano che attualmente è il numero uno del ranking Atp. (il Resto del Carlino)
Raccomandazioni in vista di Capodanno, che giungono dopo un periodo in cui da cittadini sono arrivate segnalazioni di esplosioni, non solo in orario serale, ma anche diurno. Un appello che arriva direttamente dai sindaci: Mauro Giroletti di Sergnano e Andrea Trevisan di Vailate. (La Provincia di Cremona e Crema)
C’era una volta, 32 anni fa, un ragazzone di Knoxville (Tennesse) che rispondeva al nome di Quentin Tarantino. Il ventinovenne statunitense aveva un passato di commesso in un videonoleggio, l’oramai famoso Manhattan Beach Video Archives, e una valigetta nella mano. (Frosinone News)