Stellantis, John Elkann non va in Parlamento: giallo sulla buonuscita da 100 milioni di Tavares
John Elkann non andrà in Parlamento, almeno per ora. Lo fa sapere Alberto Luigi Gusmeroli, presidente della commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera, nonché responsabile Fisco della Lega, dopo la telefonata con il presidente di Stellantis «Nella tarda serata di ieri ho avuto un colloquio telefonico» con John Elkann «in merito alla situazione del gruppo in Italia dopo le dimissioni di Carlos Tavares», spiega Gusmeroli in una nota. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri media
Le dimissioni di Carlos Tavares, arrivate nella serata di domenica scorsa, segnano un punto di svolta per Stellantis. Negli ultimi mesi, infatti, i dati finanziari di Stellantis hanno mostrato diverse crepe e le incertezze legate al programma di elettrificazione (e ai suoi costi) sono sempre più evidenti. (Virgilio)
L’ex CEO di Stellantis, Carlos Tavares, potrebbe presto dover affrontare un class action di una minoranza qualificata di azionisti, che starebbe valutando addirittura anche un’azione di responsabilità per le gravi perdite provocate al titolo della società dalla cattiva gestione del manager portoghese. (Calcio e Finanza)
L’indizio lo dà il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, dopo il cambio di toni e le aperture della premier Meloni. Usa parole distensive quando riferisce del colloquio telefonico con il presidente del gruppo automobilistico, John Elkann: «Sono emerse le condizioni per essere fiduciosi di poter condividere un piano Italia che vede il nostro Paese al centro dello sviluppo dell’auto europea», annota. (la Repubblica)
Al tavolo Stellantis del 17 dicembre il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, attende "novità concrete, che riaffermino la centralità del nostro Paese nel piano industriale del gruppo, come anticipato nel recente colloquio che ho avuto avuto con il presidente John Elkann". (Tiscali Notizie)
Le dimissioni anticipate di Carlos Tavares hanno ovviamente messo in moto la ricerca del successore che, come abbiamo scoperto dalle parole di John Elkann, arriverà all'incirca a metà 2025. Il CEO del Gruppo Renault non vuole entrare nelle dinamiche della successione di Tavares, e si dice volenteroso di continuare a lavorare al suo ruolo attuale (greenmove.hwupgrade.it)
Posso solo sperare che gli errori di Tavares e del suo principale azionista, Elkann, non debbano essere pagati dai contribuenti italiani. Non sono un esperto e faccio fatica a commentare ed esprimere giudizi. (ilgazzettino.it)