I timori di Vassallo: "Ho paura che mi faranno fuori"

I timori di Vassallo: "Ho paura che mi faranno fuori" Confessione all'amico: "Ho visto cose che era meglio non vedere" Pochi giorni prima di essere ammazzato, il sindaco di Pollica Angelo Vassallo aveva manifestato la paura di essere ucciso al suo amico vicesindaco di Lustra, altro paesino del Cilento, Domenico Vaccaro. "Vassallo - emerge dall'ordinanza - maturava la chiara ed effettiva percezione della presenza sul territorio di una organizzazione criminale operante secondo gli schemi camorristici, tanto da confidare a Domenico Vaccaro che qualcuno voleva portare la camorra in Cilento manifestando seri timori per la propria incolumità tanto da modificare radicalmente le sue abitudini. (Ottopagine)

Se ne è parlato anche su altri media

Sul quotidiano La Città in prima pagina troviamo: Stampa (Salernonotizie.it)

6 Il sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, aveva scoperto un giro di stupefacenti riconducibile ad un gruppo di camorra, aveva scoperto anche quali insospettabili erano coinvolti e aveva intenzione di denunciare tutto; non è riuscito a farlo soltanto perché, poche ore prima di incontrare il comandante dei carabinieri di cui si fidava, è stato ammazzato. (Fanpage.it)

Vassallo, Piero De Luca, positiva svolta sull'omicidio,ora si vada fino in fondo "Il barbaro omicidio ha scosso le coscienze di tutti" (Ottopagine)

Vassallo, il sindaco pescatore e la svolta 14 anni dopo il delitto. Disse a un amico: «Temo che mi uccideranno»

Salerno — Il sindaco-pescatore aveva capito tutto. E questo era insopportabile per il colonnello Fabio Cagnazzo. (La Repubblica)

Sabato 9 e Domenica 10 Novembre sarà Genzano di Roma ad accogliere il Parco, con due appuntamenti gratuiti dedicati alla scoperta del territorio e della stagione autunnale. PARCO DEI CASTELLI ROMANI (Luciana Vinci) – Nuovo doppio appuntamento con le iniziative dedicate ai quarant’anni dell’istituzione dell’Ente regionale Parco dei Castelli Romani. (Cronache Cittadine)

Anzi, più che un’ipotesi, per la Procura della Repubblica di Salerno e per il suo capo Giuseppe Borrelli è una certezza: a decidere la morte del sindaco fu un gruppo del quale facevano parte almeno due carabinieri, e uno era un ufficiale, un colonnello ritenuto, fino a poco tempo prima, ma all’epoca già non più, un castigo per la camorra (Corriere della Sera)