CRISI FRANCIA: GOVERNO BARNIER SULL’ORLO DEL BARATRO TRA TEMPESTA DEI MERCATI E RISCHIO SFIDUCIA

In Francia il governo di Michel Barnier rischia di cadere dopo appena tre mesi. Il primo ministro potrebbe subire una mozione di sfiducia. L’esecutivo, fragile fin dalla sua formazione, deve affrontare problemi di bilancio. Tradotto: sono necessari dei tagli. Nato con il sostegno dei macroniani e del centrodestra, il governo Barnier ha bisogno dell’appoggio di forze esterne come il Raggruppamento Nazionale di Marine Le Pen, che potrebbe unirsi alla sinistra per presentare la sfiducia. (ByoBlu)

La notizia riportata su altri media

Le Pen reputa insufficiente la concessione del premier di rinunciare all’aumento delle tariffe elettriche con la prossima legge di bilancio. Sempre aria di tempesta nella politica francese. (Il Fatto Quotidiano)

"L'ultimatum che sento oggi è innanzitutto quello dei Le Pen sul bilancio. "Non sono in questo stato d'animo (di (Tuttosport)

Il premier francese Michel Barnier rinuncia all’aumento delle tasse sull’elettricità secondo quanto contenuto nella legge di Bilancio, venendo incontro a una delle richieste fatte dal Rassemblement national per non far cadere il governo votando una mozione di censura. (Il Fatto Quotidiano)

Francia, S&P conferma rating “Aa-/A-1+”. Outlook stabile

Michel Barnier ha tempo "fino a lunedì" per rispondere alle "linee rosse" del Rassemblement national sulla legge di bilancio 2025 ed evitare così la sfiducia. Questo l’avvertimento di Marine Le Pen su Le Monde. (Liberoquotidiano.it)

A far paura sono parole come “spread” e “shutdown”, termini finora sconosciuti ai francesi e che adesso vengono usati per descrivere uno scenario da incubo che ormai nessuno esclude più. Cosa succede se il governo di Michel Barnier viene sfiduciato nel mezzo dell’approvazione della Finanziaria? Il destino dell’esecutivo di Parig… (la Repubblica)

Un po’ a sorpresa, l’agenzia di rating Standard & Poor’s non ha soltanto confermato il rating della Francia, tagliato a maggio ad AA- da AA, ma ha mantenuto anche l’outlook «stabile». Il primo scoglio è stato superato. (Il Sole 24 ORE)