Borsa, Tokyo rimbalza dopo il crollo: cosa succede dopo crollo di lunedì

In mattinata l'indice azionario Nikkei guadagnava l'8,02%. Apertura in cauto rialzo per le europee La borsa di Tokyo registra un forte rimbalzo dopo la giornata di ieri, lunedì 5 agosto. Alle 9.30 ora locale, l'indice azionario Nikkei ha guadagnato l'8,02%, o 2.522,03 punti, dopo il record di perdite di lunedì. Le borse europee aprono in cauto rialzo. Dopo i primi scambi il Ftse Mib avanza dello 0,61% a 31.484 punti, il Dax di Francoforte segna +0,79% e il Ftse 100 di Londra +0,54%. (Adnkronos)

La notizia riportata su altre testate

I mercati hanno registrato ieri una giornata molto difficile: la Borsa di Tokyo ha avuto un calo del 12,4%, Wall Street ha registrato una delle peggiori perdite in quasi due anni. E anche Milano ha chiuso abbondantemente in terreno negativo. (Sky Tg24 )

“C’è molta negatività”, ha scritto nei commenti via e-mail Jamie Cox, socio amministratore di Harris Financial Group. “I miliardari che hanno perso di più durante il crollo dei mercati di lunedì” (Forbes Italia)

Uber e Caterpillar battono le attese su ricavi e utili, Google perde la causa antitrust sul monopolio nella ricerca, Nvidia accusata di violazione del copyright per addestrare l’AI e uno dei co-fondatori di OpenAI passa ad Antropic. (Milano Finanza)

Fixed Income CIO di RBC BlueBay AM - ha commentato lo scivolone subito dalle principali piazze finanziarie internazionali nelle scorse sedute. A suo avviso, i dati recenti degli Stati Uniti sono coerenti con un atterraggio morbido e non c'è nulla che ci faccia temere una recessione al momento - a meno che, naturalmente, non si verifichi un crollo delle azioni più consistente che inasprisca le condizioni finanziarie. (SoldiOnline.it)

Probabilmente non siamo ancora alla «tempesta perfetta» evocata dall'Economist, perché le proiezioni a 12 mesi della crescita americana restano positive; ma il tema della recessione incombe e non va sottovalutato. (il Giornale)

I mercati globali sono scesi bruscamente lunedì 5 agosto per i timori degli investitori di una recessione negli Stati Uniti, della rapida fine del boom tecnologico e dell'improvviso apprezzamento dello yen giapponese. (Morningstar)