Chiara Ferragni chiude gli uffici di Milano? Indiscrezione sui licenziamenti dopo la crisi dell'influencer

L’impero di Chiara Ferragni vacilla. L’influencer accusata di truffa per la finta beneficenza attuata con la vendita di pandori e uova di Pasqua, sembra costretta a ridimensionare la propria azienda milionaria. Dopo le saracinesche calate sui negozi di Milano e non solo, si dice che anche gli uffici di The Blonde Salad stiano per chiudere, con conseguenti licenziamenti dei loro dipendenti. Uffici chiusi e licenziamenti a Milano Chiara Ferragni, crolla l’impero dell’influencer Uffici chiusi e licenziamenti a Milano Il giornalista esperto di gossip e spettacolo Gabriele Parpiglia ha pubblicato sul proprio profilo Instagram la foto degli uffici di Milano di proprietà di Chiara Ferragni. (Virgilio Notizie)

La notizia riportata su altri media

Il negozio, inaugurato con grandi aspettative, non è riuscito a mantenere il successo sperato e, dopo il pandoro gate, ha subito un grande calo delle vendite. (ilgazzettino.it)

Chiara Ferragni potrebbe chiudere i suoi uffici a Milano. Dopo le indiscrezioni sulla chiusura del negozio di Milano e l’ipotetica chiusura anche di quello di Roma in via del Babuino, Parpiglia parla di “primi licenziamenti” e di “uffici svuotati”, pubblicando una foto che confermerebbe le sue affermazioni. (Mitomorrow)

Il negozio, inaugurato con grandi aspettative, non è riuscito a mantenere il successo sperato: negli ultimi anni, Chiara Ferragni ha affrontato diverse critiche per alcune sue scelte comunicative che hanno alienato una parte del suo pubblico. (ilmattino.it)

Tommaso Pietrangelo Giornalista Autore, giornalista, cantautore. Laureato in Letterature Straniere, è appassionato di cinema, poesia e Shakespeare. (Libero Magazine)

Lo spazio occupato in via Turati 24-26 a Milano dalle società di Chiara Ferragni si riduce - anche se gli uffici di Fenice sono ancora vitali e in fermento. La parabola discendente è sotto gli occhi così come la prossima chiusura di negozi con marchi in concessione, da Milano a Roma. (Corriere Milano)

'Dopo aver dato la notizia della chiusura di alcuni negozi con marchi in concessione (da nord a sud dell’Italia, non solo quello centrale a Milano) arrivano i primi licenziamenti e gli uffici svuotati dove lavorano o meglio lavoravano i dipendenti legati alle società della (Adnkronos)