L’Fbi: «Il terrorista di New Orleans ha agito da solo»
Il terrorista che ha massacrato almeno 15 persone e ne ha ferite una trentina la notte dell'ultimo dell'anno a New Orleans ha agito da solo ma la strage poteva avere dimensioni perfino più spaventose visto che Shamsud-Din Jabbar aveva piazzato due ordigni rudimentali nella zona dell'attacco. Esclusa la presenza di complici in Louisiana, l'Fbi continua ad indagare tuttavia se ci sia una connessione con l'esplosione di un pick-up della Tesla di fronte alle Trump Towers a Las Vegas (L'Unione Sarda.it)
Ne parlano anche altri giornali
È l'espressione «lupo solitario» la prima ambiguità: ossia se noi guardiamo al lupo (temibile, arguto, rispettato) oppure al solitario, inteso come emarginato sociale, solo persino tra i terroristi, un disperato che un tempo magari si sarebbe sparato in testa e oggi invece si nobilita (si fa per dire) con una sigla jihadista come sfondo. (il Giornale)
Il terribile lavoro di dare un nome e un volto agli innocenti falciati dalla follia terrorista di Shamsud-Din Jabbar è già iniziato, ma non si può dire finito. (La Stampa)
Indaga, setaccia, segue piste: è frenetica la caccia del Fbi agli arcana dei due attentati che hanno scosso New Orleans e Las Vegas, la notte di San Silvestro. C’è un nesso fra gli autori degli episodi? La matrice è rinvenibile in un'unica cellula, più strutturata e minacciosa di meri salafiti solitari, con complici, menti, soldi, ma stessa furtività dei secondi, grazie ad applicazioni commerciali di sharing, veicoli affittati e ordigni improvvisati, fabbricati con materiali di uso civile? Siamo lontani dall’esplosivo Tapt, ma inquieta lo stesso questa cellula 2.0 dell’Isis alias Daesh, composta da personaggi con trascorsi militari, apparente dimestichezza con ingredienti per gli esplosivi, ordigni rudimentali, e un’arma che torna in molti attentati: il veicolo, il pick-up, che si scaglia all’impazzata contro inermi. (Avvenire)