“Valutare le attenuanti generiche dello stress del Covid”: la Cassazione annulla l’ergastolo per il femminicidio di Lorena Quaranta

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Ponte sullo Stretto Messina

La Cassazione ha annullato con rinvio la condanna all’ergastolo per Antonio De Pace, l’infermiere calabrese reo confesso del femminicidio della fidanzata Lorena Quaranta, studentessa di medicina originaria dell’Agrigentino. Per la Corte, i giudici non hanno valutato le attenuanti generiche date dal contesto in cui è avvenuto il delitto: il femminicidio si verificò nella prima fase della pandemia di Covid-19. (Il Fatto Quotidiano)

Su altre testate

«I giudici di merito non avrebbero verificato se la specificità del contesto, il periodo Covid e la difficoltà di porvi rimedio costituiscano fattori incidenti sulla misura della responsabilità penale». (Il Sole 24 ORE)

È il ragionamento dei giudici della Corte di Cassazione, nelle motivazioni sulla decisione di annullare con rinvio, limitatamente all'applicabilità delle attenuanti generiche, la condanna all'ergastolo per l'infermiere calabrese Antonio De Pace per l'uccisione di Lorena Quaranta, la studentessa di Medicina, originaria di Favara, in provincia di Agrigento. (corriereadriatico.it)

"I giudici di merito non avrebbero verificato se la specificità del contesto, il periodo Covid e la difficoltà di porvi rimedio costituiscano fattori incidenti sulla misura della responsabilità penale". (Tiscali Notizie)

Uccise la fidanzata, annullato l’ergastolo per l’infermiere calabrese: “stressato per il Covid”

Era stressato per il Covid, merita quindi delle attenuanti, che così gli eviterebbero la condanna all’ergastolo . (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)

Cosi' il deputato di Fratelli d'Italia, Alessandro Urzì, commenta il rinvio alla Corte d'Assise d'Appello del caso dell'infermiere che il 31 marzo del 2020 strangolo' la sua ragazza, di 27 anni, nella loro abitazione di Furci Siculo, nel Messinese. (Liberoquotidiano.it)

Per la Corte, i giudici non avrebbero valutato le attenuanti generiche relative al contesto in cui è avvenuto il delitto ovvero il periodo: la prima fase della pandemia di Covid-19, dall’emergenza alle restrizioni che – dice la sentenza – avrebbero inciso sulla psiche dell’infermiere. (Quotidiano online)