Paolini: "Ho più fiducia in me, ma ogni torneo fa storia a sé"

A meno di due mesi dalla finale persa a Parigi contro la numero uno del mondo Iga Swiatek, Jasmine Paolini è tornata a Parigi pronta per scendere in campo nei due tornei di singolare e doppio femminile: "Fa strano tornare qui dopo così poco tempo, è anche un po' diverso: palle, campi, condizioni climatiche - esordisce in conferenza la numero uno italiana - Sono un po' sorpresa dal tornare qui dopo un mese e mezzo ma è sempre un bel posto dove giocare a tennis". (Tiscali)

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Senza Jannik Sinner, ko per una tonsillite, il tennis italiano ha in Jasmine Paolini la sua stella più lucente ai Giochi di Parigi. L'azzurra torna lì dove ha coltivato il sogno di vincere il suo primo titolo slam della carriera, salvo poi dover fare i conti con la regina del 'rosso', Iga Swiatek (Diretta)

Dove eravamo rimasti? A nemmeno 50 giorni fa, alla finale che Jasmine Paolini perse nettamente contro Iga Swiatek all'Open di Francia, e già sembrava un arrampicarsi verso l'impossibile; poi però è arrivato Wimbledon, e un'altra finale persa, stavolta di poco, infatti fa ancora male: «Ogni tanto ci penso, a quella partita, a cosa potevo fare di meglio e di più, però ormai è andata, e intanto mi sono accorta che dopo Londra la gente mi guarda in modo diverso. (ilmessaggero.it)

Parigi 2024 ora per ora (Sport Mediaset)

Jasmine Paolini punta su Parigi: “Non sono andata al mare, voglio giocarmi tutto qui”

Jasmine Paolini è pronta per le Olimpiadi. Vorrebbe aggiungere Rafa Nadal alla sua collezione di selfie con i maggiori campioni della storia del tennis, dopo Federer e con Djokovic. (LA NAZIONE)

La polacca, a tratti ingiocabile, potrebbe essere la possibile rivale dell’azzurra nella corsa all’oro. Gelsomina si era battuta per il titolo con Iga Swiatek, piegandosi alla legge della più forte. (La Gazzetta dello Sport)

Il teatro, davvero suggestivo, è quello del Roland Garros dove l’azzurra ha sperato di vincere il suo primo slam della carriera. In quell’occasione, dopo un percorso esaltante, dovette arrendersi alla solita Iga Swiatek, regina della terra rossa. (La Stampa)