Stipendi in Italia: ecco tutte le retribuzioni medie

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PMI.it ECONOMIA

Il panorama retributivo in Italia: analisi dettagliata nel recente JP Salary Outlook 2024, con gli stipendi medi e la dinamica della crescita salariale. Il nuovo bollettino semestrale dell’Osservatorio JobPricing (JP Salary Outlook) offre un’analisi approfondita dello stato delle retribuzioni in Italia e le dinamiche salariali nel Paese. Con particolare attenzione ai dipendenti del settore privato, il rapporto evidenzia il profondo gap che caratterizza gli stipendi medi italiani rispetto a quelli del resto d’Europa ma anche le criticità che non accennano ad essere superate, come il divario salariale tra generi e quello geografico. (PMI.it)

Ne parlano anche altre testate

Secondo il rapporto annuale dell’Ocse, nel 2023 la retribuzione lorda annua media degli italiani è stata di 44.893 euro, con un incremento dell’1,8% rispetto al 2022. Se si estende l’analisi agli ultimi 8 anni, l’aumento complessivo è del 7,5%. (Finanza.com)

Sugli stipendi dei lavoratori italiani continuano ad arrivare segnali sconfortanti: dal report Ocse “Jp Salary Outlook” risulta che nel 2023 i dipendenti in Italia hanno avuto una retribuzione lorda annua media di 44.893 euro, facendo collocare il nostro paese al posto numero 21 su 34 complessivi presi in esame dall’Ocse. (Orizzonte Scuola)

Qual è lo stipendio medio in Italia lo chiarisce il report annuale dell'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico): nel report Jp Salary Outlook viene mostrato come nel 2023 gli italiani abbiano avuto una retribuzione lorda annua media di 44.893 euro. (QuiFinanza)

Gli stipendi italiani: in quale regione si guadagna di più? Questa però è la situazione solamente se consideriamo lo stipendio italiano medio. (Esquire Italia)

In più c’è l’incognita dei lavoratori coinvolti nei tavoli di crisi presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy. Ma l’incremento non è per tutti. (Panorama)

I salari reali sono in crescita su base annua nella maggior parte dei Paesi OCSE, in un contesto di inflazione in calo, ma in molti Paesi sono ancora al di sotto del livello del 2019. (PRESSENZA – International News Agency)