«Due giorni dopo che abbiamo aperto il centro è successo il finimondo»

Il 28 novembre scorso è stato inaugurato il centro di accoglienza/orfanotrofio con assistenza psicosociale per una cinquantina di bambini abbandonati ad Aleppo e a Homs. «Eravamo così entusiasti. Ne hanno parlato persino i media locali. Vi lavorano maestri, psicologi, cuochi. Aiutiamo i bambini pure nel loro inserimento: consideri, infatti, che la maggior parte delle famiglie sono povere e i bimbi, invece di andare a scuola, sono costretti a raccogliere l’immondizia per strada per poter racimolare qualche soldo. (Corriere del Ticino)

Su altre fonti

Capisco chi ci ha rinunciato. Ha alzato le spalle e ha detto: tro… (la Repubblica)

Radio1 e Gr1 sono fortemente impegnati su quanto sta accadendo in Siria con trasmissioni speciali in diretta realizzate con gli inviati e i corrispondenti, che stanno raccontando l'evolversi degli avvenimenti con la presa del potere da parte dei ribelli jihadisti e la fuga di Assad. (Rai Storia)

Il modo in cui i ribelli guidati dal gruppo Hayat Tahrir al-Sham hanno rovesciato il regime di Bashar al-Assad può essere visto come un’estensione della rivolta lanciata nel 2011? Cosa succede nei processi politici e istituzionali una volta che il tiranno è fuggito? Come sono presenti e mobilitati oggi in Siria gli esempi e i controesempi iracheni, egiziani e tunisini? Elementi di risposta con Leyla Dakhli, storica della Siria e specialista in rivoluzioni arabe, curatrice in particolare di Lo Spirito della Rivolta. (PRESSENZA – International News Agency)

Il racconto di un salentino in Siria: «Spari a ogni ora, caos e coprifuoco: ecco come si vive oggi»

Milano, 9 dic. - La moschea degli Omayyadi è il luogo di culto più importante di tutta la Siria. Qui all'indomani della caduta di Damasco vengono a pregare e a incontrarsi i siriani per celebrare la fine del regime di Bashar al Assad. (Il Sole 24 ORE)

Poi c’è la facciata nascosta, quella che non risponde alle logiche di semplificazione delle cronache o alle analisi degli osservatori che osservano da lontano. La guerra in Siria, come un po’ tutti i conflitti, ha (almeno) due facce. (quotidianodipuglia.it)