Cris conf (Pinko) si appella al Tribunale per far fronte alla crisi di liquidità
«Non c’è nessuna difficoltà strutturale. Andiamo dal giudice per chiedere che una banca riapra gli affidamenti originali», ha spiegato a MFF Pietro Negra, founder e ad dell’azienda di Fidenza. L’udienza è fissata al foro di Parma il 14 novembre (Milano Finanza)
Su altri giornali
Non è andata così. Pinko è stata stritolata dal crollo dei consumi nel gigante asiatico, crollo che sta mettendo in difficoltà molti big della moda anche a causa della politica autarchica varata da Pechino. (Il Sole 24 ORE)
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In caso di via libera, spiega il Sole 24 Ore che anticipa la notizia, l’azienda avrà dodici mesi di tempo per raggiungere un accordo con i creditori e scongiurare piani di risanamento draconiani o un concordato preventivo. (La Repubblica)
Solo con la ratifica Cris Conf, l’azienda di abbigliamento di Fidenza, nel Parmense, che dalla metà degli anni Ottanta ha lanciato a livello internazionale il brand Pinko, potrà avviare il negoziato con i creditori per tentare di uscire dalla crisi di liquidità nella quale versa. (Il Sole 24 ORE)
Cris Conf ha sede a Fidenza, vanta 550 dipendenti e un fatturato di oltre 220 milioni di euro al 2022. Malgrado, come segnalano i sindacati, non abbia mai fatto richiesta di cassa integrazione, ora versa in crisi di liquidità. (laconceria.it)