Usa, la Fed taglia i tassi di 25 punti base. Powell a Trump: "Niente passo indietro"
La banca centrale americana: "Progressi verso l'inflazione al 2%, ma resta elevata" Il Federal Open Market Committee (Fomc) della Federal Reserve, la banca centrale americana, ha deciso di abbassare di 25 punti base i tassi di interesse negli Stati Uniti. La Fed ha stabilito che l’intervallo obiettivo per il tasso dei fondi federali passa al 4,5%-4.75%, si legge in una nota. “Progressi sull’inflazione ma resta elevata” “L’inflazione ha fatto progressi verso l’obiettivo del 2%, ma rimane leggermente elevata“, si legge nel comunicato della Fed sulla decisione. (LAPRESSE)
Ne parlano anche altri giornali
Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, com'è ovvio che sia in un avvicendamento tra presidente democratico e presidente repubblicano, è destinato a portare importanti cambi negli equilibri della potenza economica. (il Giornale)
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Il voto è stato unanime e i funzionari di Washington hanno giustificato la modalità di allentamento della politica monetaria statunitense in quanto ritengono che il sostegno all’occupazione sia diventato una priorità almeno quanto l’arresto dell’inflazione. (Wall Street Italia)
L’inflazione ha fatto progressi verso l’obiettivo del 2% ma resta elevata, si legge nel comunicato diffuso al termine della due giorni di riunione. La decisione arriva a poche ore dall’esito delle elezioni americane che hanno sancito il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. (Il Sole 24 ORE)
La decisione arriva soltanto pochi giorni dopo l'elezione di Trump a nuovo presidente degli Stati Uniti. "Non pensiamo sia il momento giusto di fare previsioni, sappiamo qual è l’obiettivo del nostro percorso, ma non sappiamo qual è il passo giusto, il punto è trovare la giusta velocità e la giusta destinazione”, ha detto il presidente Jerome Powell. (Il Giornale d'Italia)
Come il latte a lunga conservazione, Jay ha una data di scadenza non proprio vicina: maggio 2026. Se solo potesse, lo accompagnerebbe subito alla porta senza neppure usare le (finte) gentilezze verbali con cui aveva defenestrato nel 2017 Janet Yellen, sostituita proprio con Powell. (il Giornale)