Quel prelievo a banche e assicurazioni mascherato da contributo volontario

Ultim'ora news 16 ottobre ore 20 Fra un po', date le sottigliezze nell'impiego dei termini, il governo avrà bisogno del contributo dell'Accademia della Crusca. Quella sulle banche non è una tassa - si ripete - ma un contributo volontario e al tempo stesso contrattato tra istituti e governo, sfiorando «la contradizion che nol consente». In effetti, una cosa era il prelievo coattivo originario, come quello dell'agosto 2023, altra cosa è la soluzione alla quale si sarebbe arrivati con il contributo che è anche diverso da quello, definito tale e di solidarietà, su stipendi e pensioni a suo tempo applicato e considerato ammissibile dalla Corte Costituzionale, con l'osservanza però di determinate condizioni, fra le quali la straordinarietà delle ragioni che lo legittimavano e la temporaneità della sua vigenza. (Milano Finanza)

Ne parlano anche altre testate

Sui «contributi» delle banche Meloni voleva «stupire». E davvero lo ha fatto. Stupefacente. Il governo ha inventato un’altra partita di giro, concordata con le banche, per evitare di pagare. Funziona così: sui 3,5 miliardi previsti, uno sarà pagato dalle assicurazioni, gli altri 2,5 saranno versati nei prossimi due anni (1,75) da alcuni istituti bancari particolarmente in salute. (il manifesto)

"Già avevo detto che, oltre ai pescatori che si svegliano alle 4 e i sacrifici già li fanno, oltre agli operai che si svegliano alle 5 per essere in fabbrica alle 6 e, quindi, i sacrifici già li fanno, in questa manovra ci sarebbero stati altri sacrifici, in particolare delle banche e delle assicurazioni". (L'HuffPost)

Solo un "gioco delle tre carte", liquida la faccenda Elly Schlein. Ruvido e quasi minaccioso il ministro Giorgetti la vede all’opposto: "Qualcuno lo chiama extraprofitto, qualcuno contributo, io li chiamo sacrifici. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

I soldi delle banche per la manovra: cosa sappiamo sulla "tassa" da 3,5 miliardi

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 16 ott - Dal contributo su banche e assicurazioni il gettito atteso e' di "piu' di tre miliardi e mezzo con un riflesso anche sul 2026" e, quindi, togliendo 1 miliardo di gettito dall'imposta di bollo sulle assicurazioni "confermo" che dalle banche il gettito atteso e' di 2,5 miliardi. (Il Sole 24 ORE)

"Vedremo in parlamento se sarà possibile appartare migliorie, ma devono esserci le coperture". (Civonline)

Fatto sta che quella sulle banche è forse la partita più delicata di questa manovra economica. Oppure un contributo sotto forma di anticipo di alcune imposte dovute? Andrà fatta chiarezza sui dettagli, che poi tanto "dettagli" non sono. (Today.it)