“Il Gattopardo”, arriva la serie con Kim Rossi Stuart: Netflix cambia tutto per non cambiare nulla

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«Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi». Vale anche per Il Gattopardo. Dal 5 marzo il capolavoro di Tomasi di Lampedusa rivive in formato seriale su Netflix e sarà esattamente come non ve lo ricordate. Sfruttando la possibilità di articolare la storia su un arco di 6 puntate (dunque, sei ore e rotti), l’adattamento realizzato da Indiana Production e Moonage Pictures prende… (La Stampa)

Ne parlano anche altri giornali

Avevo quindici anni la prima volta che ho sentito parlare del Principe di Salina, ero a scuola e i miei compagni, alla ricerca di un escamotage per sfuggire alla lettura, avevano scoperto l’esistenza di Burt Lancaster. (La Stampa)

«È una serie sontuosa e accattivante, che cattura l’attualità del romanzo. Sfarzosi lampadari, affreschi, vetrate, colonne, drappeggi. (leggo.it)

Mai sottovalutare il potere dell’arte e la sua capacità di influenzare il mondo, di portare ad un cambio di prospettiva, alla rivoluzione degli standard. E un certo tipo di cinema, come quello del regista indiano Sanjay Leela Bhansali, è destinato a lasciare il segno in questo senso. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Netflix (Avvenire)

Già squillo adolescente nella serie-evento in streaming Baby, Benedetta Porcaroli è la Concetta di Il Gattopardo, inventata da Giuseppe Tomasi di Lampedusa e ora proposta al pubblico dello streaming. Personaggio amaro, sconfitto e tradito nel libro, molto diverso in televisione. (Tiscali)

(Adnkronos) – Si intitola ‘Il Verbo nel Palazzo’, un testo che offre meditazioni e riflessioni, brevi e puntuali, rivolte a tutti coloro che vivono la loro esistenza nell’impegno politico e nell’amministrazione pubblica. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)