Giorgetti ottimista sul Pil, frena sulle spese militari

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INTERNO

Giancarlo Giorgetti, ministro dell'Economia, ha espresso un cauto ottimismo riguardo alla crescita del Pil per il 2024, nonostante le previsioni nazionali e internazionali tendano al ribasso. Durante un'audizione alla Camera, Giorgetti ha sottolineato come le stime iniziali di crescita dell'Istat siano state riviste al rialzo, grazie anche all'incremento dell'occupazione registrato finora. Il ministro ha affermato che l'Italia chiuderà l'anno in corso con un aumento dell'1% del prodotto interno lordo, un risultato che, se confermato, rappresenterebbe un segnale positivo per l'economia del Paese.

Tuttavia, Giorgetti ha frenato sulle aspettative riguardanti la spesa militare, definendo l'obiettivo del 2% del Pil fissato dalla Nato come "molto ambizioso" e "non del tutto compatibile" con la traiettoria di risanamento dei conti pubblici. Il ministro ha evidenziato la necessità di trovare un equilibrio tra le esigenze di difesa e quelle di bilancio, sottolineando che il governo ha già messo in campo risorse per le famiglie a reddito medio-basso. Questa scelta, sebbene criticata da sindacati e forze politiche che dovrebbero difendere i lavoratori dipendenti, è stata difesa da Giorgetti come un passo necessario per sostenere la domanda interna e favorire la crescita economica.

Inoltre, il ministro ha risposto alle critiche mosse dai sindacati riguardo alla manovra economica, affermando che le risorse destinate ai lavoratori sono state pensate per sostenere le fasce più deboli della popolazione. Giorgetti ha ribadito che chi riceve incentivi deve risponderne, in un'ottica di trasparenza e responsabilità.

Il ministro dell'Economia ha mostrato fiducia nelle prospettive di crescita del Pil per il 2024, pur mantenendo un approccio prudente riguardo alle spese militari.