La disperazione degli agricoltori: campi allagati per la quarta volta

La disperazione degli agricoltori: campi allagati per la quarta volta
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Il Sole 24 ORE INTERNO

«Questa alluvione è peggio di quella del 2023: allora era maggio, si andava verso l’estate e i terreni si sono asciugati. Ora, invece, resterà tutto bagnato fino a dicembre. E come si fa a seminare?». Giordano Alpi, 60 anni e 30 ettari di terra dalle parti di Imola, in un anno e mezzo è andato sott’acqua ormai quattro volte. La prima con la grande alluvione della Romagna dell’anno scorso, l’ultima domenica scorsa. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri media

Continua l’azione civica sul territorio comunale da parte dell’Associazione “Quartiere Capizzaglie”. Oggi operativi nella zona sud di Lamezia Terme, nelle contrade Lagani – Misa’ per raccogliere le numerose segnalazioni dei cittadini che lamentano la mancanza di pulizia dei fiumi e la scarsa manutenzione delle strade e dei ponti che attraversano il fiume Canne. (Corriere di Lamezia)

Attiva la lettura vocale PER ISCRIVERSI AL CANALE WHATSAPP DI BOLOGNATODAY Non usa mezzi termini e parla di 'incuria colpevole' il professor Giorgio Cantelli Forti , presidente dell'Accademia... (Virgilio)

L’agricoltura in ginocchio. Campi sommersi, coltivazioni a rischio, danni a strutture, foraggio insufficiente per il bestiame. (il Resto del Carlino)

Oltre mille ettari allagati nel Ferrarese, niente semina in quei terreni

In provincia di Reggio Emilia ci sono i vigneti nella zona di Cadelbosco di Sotto, dove il canale Tassone e il torrente Crostolo hanno rotto gli argini, ma l’ultima alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, ha lasciato dietro di sé danni in tutte le province, a serre, magazzini di stoccaggio e cantine, alle barbabietole da zucchero ancora da raccogliere e alle semine dei cereali autunno-vernini che sono state bloccate. (Il Fatto Quotidiano)

Leggi tutta la notizia Terreni allagati, raccolti al palo e semine autunnali bloccate. (Virgilio)

Ferrara È allarme in Emilia-Romagna per gli agricoltori alle prese con le semine autunnali di grano e orzo, in uno dei principali bacini produttivi d’Italia con 230.000 ettari coltivati nel 2024, che vanta filiere della pasta e della panificazione famose nel mondo. (La Nuova Ferrara)