La Germania torna a spendere, in Veneto stappano il prosecco

L’Italia è subito dopo l’Austria il Paese più esposto alle variazioni della produzione industriale tedesca. “L’intensità degli effetti è tre volte maggiore di quella sulla manifattura francese”, spiega Gianluca Toschi, ricercatore senior della Fondazione Nord Est. Perciò, la modifica al vincolo costituzionale sul debito votata dal Bundestag che consentirà al governo del cancelliere in pectore Friedrich Merz di spendere mille miliardi in deficit tra difesa e infrastrutture potrà avere un doppio impatto sull’economia italiana, e su quella del Nord Est in particolare. (L'HuffPost)
Su altre fonti
Merz ha presentato un gigantesco piano di investimenti del valore di 500 miliardi di euro che servirà a rilanciare l’economia tedesca in crisi, preda da due anni di una pesante recessione, ed a potenziare le Forze Armate di Berlino in una maniera mai vista prima, neppure al culmine della Guerra Fredda. (Ares Osservatorio Difesa)
Twitter WhatsApp Facebook LinkedIn Email Print Pagine Esteri – Negli ultimi 16 anni l’austerità è stata per la Germania un dogma quasi religioso e insormontabile, autoimposto e contemporaneamente reso obbligatorio da Berlino per tutti i paesi aderenti all’Unione Europea. (Pagine Esteri)
Ieri, in una seduta storica, il Bundestag ha approvato la modifica costituzionale proposta da popolari e socialdemocratici col sostegno dei verdi volta ad allentare il freno al debito, il vincolo di bilancio nella Legge fondamentale. (il Giornale)
PUBBLICITÀ Martedì i Verdi hanno contribuito a far passare in Parlamento un pacchetto finanziario da svariati miliardi di euro, in parte finalizzato a rafforzare la tutela degli equilibri climatici. Ecco cos'ha detto il vice-cancelliere e ministro federale dell'Economia Robert Habeck (Euronews Italiano)
Servizio di Pierachille Dolfini Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)
Il Parlamento tedesco ha recentemente fatto un deciso passo avanti verso il riarmo del Paese, segnando una svolta storica nelle politiche finanziarie e difensive della nazione. (Nicola Porro)