La Francia di Barnier rinvia il taglio del deficit al 2029 e minaccia più tasse sui redditi alti

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
InvestireOggi.it ESTERI

Nella sua “déclaration de politique générale”, che possiamo considerare a tutti gli effetti un discorso d’insediamento, il nuovo primo ministro Michel Barnier ha giudicato grave la condizione dei conti pubblici in Francia, paventando il rischio che il deficit fiscale salga al 6% del Pil quest’anno. Sarebbe un rapporto di gran lunga superiore al 4,4% programmato dal precedente governo. Per questa ragione, non ha nascosto ai deputati dell’Assemblea Nazionale che saranno necessari misure “urgenti e radicali” per contenere il debito “colossale”. (InvestireOggi.it)

Ne parlano anche altre fonti

Venti miliardi di imposte. Senza interventi, il disavanzo salirebbe al 7% del pil. (Il Sole 24 ORE)

Per navigare in acque così tempestose aveva scelto come “timoniere” l’ex commissario europeo Michel Barnier, che aveva guidato la delegazione di Bruxelles nelle trattative con Londra sulla Brexit. (Contropiano)

Senza un programma esplicito, in carica da 26 giorni, si è presentato ieri in Parlamento per una presa di parola attesa da settimane; in cui il neogollista, scelto da Macron, aveva disseminato il terreno di allarmanti briciole di contenuti. (il Giornale)

Questo ciclo di finanziamenti mette in evidenza due obiettivi principali: promuovere la specializzazione intelligente nei settori marittimi e far progredire l’agricoltura oceanica rigenerativa e l’innovazione nel settore delle alghe. (PesceInRete)

''Bisognerà dire la verità e la dirò'': lo aveva anticipato lo scorso 5 settembre il neo-premier della Francia, Michel Barnier, in occasione del passaggio di consegne a Palazzo Matignon con il premier uscente Gabriel Attal, garantendo di voler ''rispondere alle sfide, alle rabbie e alle sofferenze'' dei francesi. (LA STAMPA Finanza)

La Francia corre ai ripari contro la deriva dei conti pubblici. (QUOTIDIANO NAZIONALE)