Natale 2025: protesta dei cristiani in Siria dopo l’incendio di un albero di Natale

DAMASCO (SIRIA) – Hanno protestato, i cristiani di Damasco: in centinaia sono scesi in piazza nelle zone cristiane dopo l’incendio di un albero di Natale vicino ad Hama, nella Siria centrale. I dimostranti, intonando slogan per la difesa dei diritti dei cristiani, hanno marciato verso la sede del Patriarcato ortodosso nel quartiere di Bab Sharqi. “Se non ci è permesso di vivere la nostra fede cristiana nel nostro Paese, come facevamo prima, allora non apparteniamo più a questo posto”, ha detto un manifestante (Firenze Post)

Ne parlano anche altri media

Le nuove autorità siriane hanno annunciato di aver raggiunto un accordo con i gruppi ribelli per il loro scioglimento e integrazione nelle forze di difesa regolari. (Tuttosport)

I manifestanti hanno marciato fino alla sede del Patriarcato ortodosso, situato nel quartiere di  Bab Sharqi. (Liberoquotidiano.it)

Centinaia di dimostranti sono scesi in piazza nei quartieri cristiani di Damasco per protestare contro l'incendio di un albero di Natale nei pressi di Hama, nella Siria centrale. Le proteste si verificano poco più di due settimane dopo che una coalizione armata guidata dagli islamisti ha rovesciato il governo di Bashar al-Assad, che si era presentato come il protettore delle minoranze nel paese a maggioranza sunnita. (ilmessaggero.it)

VIDEO: Siria, miliziani danno fuoco a un albero di Natale

Nonostante le promesse di Al-Jolani e dei sedicenti ribelli di Hay'at Tahrir al-Sham, in Siria le cose potrebbe farsi sempre più complesse per gli altri gruppi etnici e religiosi della nazione. (il Giornale)

Centinaia di manifestanti sono scesi in piazza nelle zone cristiane di Damasco e in altre città del paese per protestare contro l'incendio di un albero di Natale vicino ad Hama, nella Siria centrale. Le proteste arrivano poco più … (la Repubblica)

Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, i miliziani che hanno bruciato l'albero di Natale sarebbero stranieri e appartenenti al gruppo islamista Ansar al Tawhid. (il Giornale)