Le chiamate alla moglie, le foto fake, i segreti e le minacce di Boccia a Sangiuliano

Le chiamate alla moglie, le foto fake, i segreti e le minacce di Boccia a Sangiuliano
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Repubblica Roma INTERNO

Da un lato le prove della «presunta gravidanza», le chiamate alla moglie dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano e anche all’amica Melania Rizzoli. E dall’altro la caccia a «mail, fotografie o filmati relativi a documenti riservati di natura ministeriale» o ancora alle «foto oggetto di manipolazione che la ritraevano all’interno del ministero». Basta leggere gli atti che hanno portato i carabinieri … (Repubblica Roma)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Violenza e minaccia a corpo politico e lesioni aggravate. (Sky Tg24 )

Tra telefonini di vecchia e nuova generazione, tablet, pc, pen drive, schede di memoria e gli occhiali con le microcamere usati per le riprese non autorizzate a Montecitorio ha consegnato un archivio digitale di portata non comune. (Corriere Roma)

Nelle "minacce" c’è però tutto un mondo. Perché la Boccia avrebbe usato anche l’arma delle pressioni sulla moglie dell’allora ministro, Federica Corsini, coinvolgendo anche una sua amica, Melania Rizzoli pur di ottenere la nomina al Mic. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Boccia, quali foto nascondono i telefoni sequestrati? Il legale di Sangiuliano: «Potrebbe avere altre registrazioni»

L’imprenditrice di Pompei, nell’ultimo mese, ha infatti ottenuto sulle radio e tv italiane 1.698 citazioni che, sommate alle 2.014 di Sangiuliano, danno una media di una menzione ogni 12 minuti. (Primaonline)

L’imprenditrice è accusata di minacce contro un ex ministro e di aver usato metodi poco ortodossi per garantirsi un incarico ministeriale. Il fronte delle accuse contro Maria Rosaria Boccia Il reato contestato a Maria Rosaria Boccia rientra nell'articolo 338 del Codice Penale, lo stesso che ha fatto da cornice alla Trattativa Stato-Mafia. (QuiFinanza)

Cosa contengono i telefoni e il computer di Maria Rosaria Boccia? Gli investigatori, coordinati dai pm di Roma, hanno avviato l'analisi dei cellulari, dei pc e delle schede di memoria e pendrive sequestrati durante la perquisizione nell'abitazione a Pompei dell'imprenditrice indagata per violenza o minaccia a corpo politico e lesioni aggravate dopo la denuncia presentata dall'ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. (ilmessaggero.it)