Concessioni balneari: novità nel decreto-legge anti infrazioni
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione Europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano. Il provvedimento si inserisce in un contesto di forte cooperazione con la Commissione Europea, mirato a sanare numerose violazioni delle normative comunitarie e a evitare ulteriori sanzioni a carico dell’Italia. (Diritto.it - Il portale giuridico online per i professionisti)
Se ne è parlato anche su altri media
«Il provvedimento non ci soddisfa – spiegano i referenti Antonio Capacchione e Maurizio Rustignoli – perché prevede la messa a gara delle aziende. A partire dal Sib, il sindacato dei balneari che aderisce a Confcommercio, e dalla Fiba (Confesercenti). (LA NAZIONE)
Ultim'ora news 5 settembre ore 20 La proroga della proroga delle concessioni fino al 30 settembre 2027 o, in presenza di non meglio definite difficoltà oggettive, al 31 marzo 2028 risolve veramente questa annosa questione incancrenitasi con il pensare, sotto tutti i governi, che le Direttive europee (Bolkestein in particolare) siano in qualche modo eludibili o, quantomeno, che alla fine si riesca a farne slittare l’applicazione e che in ogni caso si debba tener conto della peculiarità della nostra situazione che spesso alcune Direttive non riflettono. (Milano Finanza)
È glaciale la freddezza con cui il governo di Giorgia Meloni ha disciplinato le gare delle concessioni balneari. (Mondo Balneare)
Lo ha detto una portavoce della Commissione europea, sottolineando che la cooperazione con Roma proseguirà affinché la riforma diventi effettiva con "le nuove procedure di gara entro la scadenza del 2027". (ilmessaggero.it)
I balneari si sentono traditi dal governo: nei mesi passati era stato promesso loro di tener fuori questo settore all’applicazione della direttiva Bolkestein mentre in realtà, con la riforma appena varata dal Consiglio dei ministri, avviene l’esatto contrario. (La Stampa)
Sulle spiagge venete è la domanda che oggi si fanno tutti gli operatori e gli addetti ai lavori del settore: e adesso, alla luce del decreto sui balneari partorito mercoledì a Roma pare con il sostanziale avallo dell’Unione Europea, che succede per le gare che si sono già svolte in regione e che hanno messo a bando buona parte delle aree attrezzate sul litorale? Preso atto dei contenuti del testo e al netto di estemporanee interpretazioni, sindaci e funzionati del Comuni della costa veneta hanno tirato più di un sospiro di sollievo: le gare avviate in Veneto sotto l’ombrello della legge regionale 33 possono proseguire regolarmente senza essere annullate o interrotte. (ilgazzettino.it)