Kiev, le vite a perdere

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Per favore risparmiamoci l’alberopapànatalevitanuovatuttifratelli lapacemagarianchetraparentesi... Dio è paziente, si dice, rinasce ad ogni natale. No, lì, no. Forse il primo natale quello di tre anni fa: gli appelli del papa, isolato samaritano, avevano ancora una possibilità, sembrava che la tragedia fosse troppo grande, che non si potesse sopportare un altro giorno un altro anno così. Ma adesso, due natali dopo, laggiù in Ucraina si è così consapevoli del tempo che pare sentirne il sapore. (La Stampa)

Su altri giornali

Città del Vaticano Per chi si trova in prima linea è difficile mantenere vivo il senso della sacralità di ogni festa religiosa, a maggior ragione in occasione delle ricorrenze più importanti come il Natale o la Pasqua. (Vatican News - Italiano)

Il viaggio-inchiesta di Today.it racconta la quotidianità degli attacchi e la vita che resiste e, come a Kharkiv, riprende con il ritorno degli abitanti. Ivan Compasso, giornalista di Today.it, stava partecipando alla festa di Natale dei bambini di Voznesenk, in Ucraina, quando l'allarme per un imminente attacco russo con droni e razzi ha costretto tutti a ripararsi nel rifugio più vicino. (Today.it)

Quando il piccolo Andriy arriva nei pressi della mongolfiera illuminata e dell’albero di Natale installati nel centro di Odessa va in estasi. Sembra non gli bastino gli occhi per guardare tutte quelle luci e resta immobile finché non vede altri bambini entrare nella mongolfiera con la nonna o la mamma. (il manifesto)

Il Natale in Ucraina, tra colpi d'artiglieria e regali ai bambini: "Per le strade alberi e addobbi, la popolazione non vuole farsi portare via le feste"

Anche questa volta non è stato semplice superare gli ostacoli posti lungo il cammino dalla burocrazia. Il risultato però, si può dire raggiunto. Grazie all'appassionato e prezioso lavoro dell'associazione Cassago chiama Chernobyl, è stato possibile accogliere bambini e ragazzi giunti in Brianza nell'ambito del progetto delle vacanze di Natale terapeutiche. (CasateOnline)

«Ne sono convinto: è l’ultimo Natale di guerra per l’Ucraina». Il cardinale Konrad Krajewski ha appena finito di celebrare la Messa della notte a Kharkiv. L’elemosiniere pontificio è arrivato nella seconda città del Paese, a cinquanta chilometri dalla frontiera russa, per «aprire la porta della speranza anche qui, mentre papa Francesco apre quella del Giubileo nella Basilica di San Pietro», racconta ad Avvenire. (Avvenire)

La testimonianza di Giovanni Kessler, presidente dell'associazione EUcraina: "L'Ucraina continua a resistere e non vuole perdere il suo diritto ad esistere come Paese, come comunità libera. Allo stesso modo i cittadini non vogliono però perdere la possibilità di vivere la loro vita di tutti i giorni, comprese le festività legate al Natale e al Capodanno" ( Qui il Natale sull'altro fronte a Mosca ) Il Natale in Ucraina, tra colpi d'artiglieria e regali ai bambini: "Per le strade alberi e addobbi, la popolazione non vuole farsi portare via le feste" (il Dolomiti)