Essere o non essere?

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left ECONOMIA

L’Italia è o non è un Paese in grado di provvedere a sé medesimo? Il suo governo è o non è in grado di tenere le redini dell’economia e dello Stato sociale? Risuona l’amletico interrogativo vergato da William Shakespeare all’inizio del Seicento nella sua più famosa tragedia. La citazione, apparentemente banale, è però sempre la più sintetica definizione della condizione esistenziale umana. Vale per ognuno di noi individualmente. (left)

La notizia riportata su altre testate

Il 6,5% di disoccupazione attuale dell'Italia, per capirci, è un valore più basso rispetto a quello dei Paesi scandinavi e baltici dell'Unione europea. I numeri su occupazione e disoccupazione dell'Italia di luglio hanno stupito tutti e acquistano ancora maggiore significato nel confronto sullo scenario internazionale. (ilmattino.it)

Record di occupazione a luglio, con un incremento di 56mila persone al lavoro in Italia. Il numero totale di occupati supera i 24 milioni di lavoratori. La crescita dell’occupazione è stata sostenuta dalle donne e dai lavoratori autonomi. (Economy Magazine)

L'occupazione aumenta dello 0,2% per le donne, gli autonomi e in tutte le... A luglio, rispetto al mese precedente, crescono gli occupati e diminuiscono i disoccupati. (Virgilio)

I dati ISTAT di luglio 2024 mostrano una crescita del 2,1% dell’occupazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, trainata però soprattutto dall’aumento dei lavoratori autonomi. Parallelamente, si registra un calo dei contratti a termine di 200.000 unità e un preoccupante aumento del numero di inattivi, a più 73.000 unità. (Partita Iva)

Post di Francesco M. Renne, commercialista e revisore, faculty member CUOA Business School, formatore in materie finanziarie e fiscali – (Econopoly)

«Un dato positivo riguarda l’occupazione femminile, che conferma la crescita dei mesi precedenti, con 54mila nuove occupate, mentre resta stazionaria la situazione degli uomini», spiega Francesco Seghezzi, presidente ADAPT, che prosegue: «Il 2024 è stato un anno positivo per le lavoratrici italiane, che sono state protagoniste di una crescita doppia rispetto a quella maschile, +2,9% contro un +1,5%. (Il Giornale delle PMI)