Borsa chiusura 6 novembre: l’effetto Trump manda in orbita Wall Street, il dollaro, il Bitcoin e le banche. In difficoltà l’Europa

La vittoria di Trump alle elezioni presidenziali americane ha subito fatto scattare il rally a Wall Street e al Nasdaq mentre le Borse europee hanno accusato il colpo e anche l’oro interrompe la sua corsa La valanga Trump si è abbattuta sui mercati con effetti opposti sull’azionario europeo e statunitense: i listini continentali chiudono in ribasso una seduta molto volatile e partita sotto buoni auspici, ma che ben presto ha cambiato passo; Wall Street vola e brucia nuovi massimi, galvanizzata da una vittoria schiacciante alle elezioni presidenziali del candidato repubblicano che promette stabilità e manica larga. (FIRSTonline)

Ne parlano anche altri giornali

Effetto Trump sulle Borse europee: chiusura pesante per la Borsa di Milano, con il Ftse Mib che cede l’1,54% a 33.940 punti, l’all-share ha terminato a -1,46% (36.023 punti), mentre il Ftse Italia Growth a -1,07% (7.824 punti). (Bizjournal.it - Liguria)

Milano guadagna l'1,3%, Francoforte e Londra l'1,5% e Parigi il 2,1%. Borse europee positive a parte Madrid (-0,65%) con i future Usa in allungo sulla scia del successo elettorale di Donald Trump. (Tuttosport)

Seduta volatile per l'azionario milanese. Nel giorno successivo alle elezioni presidenziali Usa, che hanno visto la vittoria di Donald Trump, il Ftse Mib ha oscillato tra un massimo a 34.968 punti e un minimo a 33.829 punti e ha chiuso a quota 33.940 punti (-1,54%). (Milano Finanza)

Borsa: Europa rallenta, effetto trimestrali, Milano +0,6%

L’andamento delle principali piazze finanziarie europee e delle Borse internazionali, i casi più rilevanti della giornata sui mercati finanziari, analizzati dai giornalisti de Il Sole 24 Ore (Il Sole 24 ORE)

WALL STREET APRE IN NETTO RIALZO Wall Street festeggia la vittoria di Donald Trump che avrà, probabilmente, dalla sua parte anche l’intero Congresso. In rialzo anche la quotazione del Bitcoin che ha aggiornato il proprio record, salendo del 10%, a 75.000 dollari, e il dollaro statunitense si è rafforzato, salendo ai massimi degli ultimi cinque mesi. (financialounge.com)

Dopo due ore di scambi dimezzano il rialzo Milano (+0,5%) e Francoforte (+0,6%), Parigi e Londra (+1,1% entrambe), mentre amplia il calo Madrid (-1,65%). In deciso allungo invece i future Usa, con il titolo di Tesla che guadagna il 13% in preapertura. (La Gazzetta del Mezzogiorno)