Gino Cecchettin all'uscita dall'aula: «Oggi abbiamo capito chi è davvero Filippo Turetta»

Il padre di Giulia Cecchettin: «Il dolore più grande? Sapere cosa ha attraversato mia figlia» alberto zorzi / CorriereTv Le parole di Gino Cecchettin, padre di Giulia, appena uscito dall'aula del tribunale di Venezia. (Video Alberto Zorzi) (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Filippo Turetta e il carcere, le ipotesi Dopo il lungo interrogatorio di ieri in Corte d'Assise a Venezia, il legale non ha più sentito Turetta - «sicuramente era scosso» - Essendo stato esaurito con l'udienza di ieri l'esame dell'imputato - la seduta del 28 è stata infatti annullata - è possibile che Turetta non si ripresenti più in aula: «dipenderà da lui», ma «in astratto, dal punto di vista processuale, non è più necessario». (ilmessaggero.it)

Filippo Turetta: mostro o “uomo banale”, da cui scaturisce la famigerata “banalità del male”? Leggendo a fondo il memoriale scritto di suo pugno in cella, in questi mesi, non si può non rimanere colpiti da frasi come “il nostro destino era di stare per sempre insieme”, “non vedevo un futuro senza di lei”; ma sono altri, più nascosti, i segnali del disagio che ha condotto al femminicidio. (ilgazzettino.it)

Cosi' Filippo Turetta che piange in aula, durante la seconda udienza del processo per omicidio di Giulia Cecchettin, e spiega il motivo dell'omicidio rispondendo all'avvocato di parte civile Nicodemo Gentile. (Tiscali Notizie)

Processo a Turetta, gli avvocati di Cecchettin: «Nessun pentimento per ciò che ha fatto»

|| “Io sottoscritto deposito le mie memorie scritte negli ultimi mesi su suggerimento dei miei avvocati. All’indomani dell’interrogatorio di Filippo Turetta davanti alla corte d’ assise di Venezia, ecco il memoriale di 80 pagine scritte dal 22enne in cui racconta quello che è accaduto la notte dello scorso 11 novembre e gli ultimi mesi prima di uccidere Giulia. (ANTENNA TRE)

Il 23enne di Torreglia è accusato di omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà, efferatezza, sequestro di persona, occultamento di cadavere nei confronti dell'ex fidanzata. É ciò che ha chiesto lo zio di Giulia Cecchettin, Andrea Camerotto, ed è ciò che vorrebbe evitare per il suo cliente Giovanni Caruso, il legale difensore di Filippo Turetta. (ilgazzettino.it)

Filippo Turetta, imputato per il femminicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, ha ammesso davanti alla Corte d’Assise di Venezia di aver pianificato l’omicidio, confermando la premeditazione e una "lista di cose da fare" con la quale aveva tentato di coprire le tracce. (La Nuova Venezia)