Gibellina mette tutti d’accordo: è Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026
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Gibellina mette tutti d’accordo: è Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026 La città distrutta dal terremoto del Belice, resa celebre dal Cretto di Burri, incoronata all'unanimità tra le cinque finaliste. Con il titolo, un milione di euro per realizzare nuovi progetti artistici Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – E’ Gibellina la Capitale italiana dell’Arte contemporanea per l’anno 2026. (Dire)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Ma ci pare che negli ultimi decenni non si sia resa protagonista di iniziative artistiche contemporanee innovative e degne di nota», dice. Vince la siciliana Gibellina, facendo storcere il naso al sindaco gallaratese Andrea Cassani. (malpensa24.it)
Distrutta nel terremoto del Belice, è diventata simbolo di rinascita Un esempio virtuoso di rinascita, dalla catastrofe ad un’opera d’arte. È successo a Gibellina, piccolo centro siciliano nel trapanese che oggi viene proclamato prima ‘Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea’ per il 2026. (LAPRESSE)
La prima Capitale dell’arte contemporanea sarà Gibellina, in Sicilia, ma Gallarate può vantare di essere arrivata nella “cinquina” di finalisti, grazie al lavoro svolto dal museo Maga e dall’amministrazione insieme nel redigere il dossier. (varesenews.it)
Lo ha annunciato quest'oggi il minisro della cultura Alessandro Giuli. Gibellina - che così facendo riceverà il finanziamento da un milione di euro previsto dal bando - ha vinto grazie al progetto denoniminato 'Portami il futuro', che si svilupperà attraverso iniziative legate all’arte e alla creatività contemporanea. (La Repubblica)
Gibellina sarà la capitale italiana dell'Arte contemporanea 2026 31 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Progetto promosso dal Ministero della Cultura sul modello della Capitale italiana della Cultura, e nato sulla scorta del successo di iniziative satellite come la Capitale italiana del Libro – rispettivamente Pesaro e Genova, per il 2024, che mira a “costruire il passato del futuro“, per valorizzare realtà territoriali decentralizzate attraverso l’arte contemporanea. (Artribune)