Perché Volkswagen ha chiuso la sua prima fabbrica (in Cina)
Dopo essere stata per mesi nell'occhio del ciclone per una crisi che sembra non avere facili soluzioni, Volkswagen annuncia oggi, mercoledì 27 novembre, la chiusura della sua prima fabbrica in Cina. Il colosso tedesco ha motivato la scelta sulla base di motivazioni economiche, ma per molti analisti le ragioni sono anche altre. La violazione sistematica dei diritti umani nella regione La multinazionale tedesca ha annunciato la vendita delle sue attività nella regione cinese dello Xinjiang dove Pechino è accusata di massicce violazioni dei diritti umani. (Today.it)
La notizia riportata su altri giornali
Il gruppo tedesco ha annunciato la cessione dell’impianto di Urumqi a una società a controllo pubblico, la Shanghai Motor Vehicle Inspection Certification. (Corriere della Sera)
Parallelamente, Volkswagen ha comunque esteso la partnership con SAIC Motor fino al 2040 , con l’obiettivo di lanciare 18 nuovi modelli entro il 2030 , tra cui otto auto elettriche ed ibride. (Quotidiano Motori)
In apparenza si tratta di una mossa che dà seguito a un imperativo morale: fare i bagagli dallo Xinjiang, la ormai famigerata regione cinese finita più volte al centro di accuse di Ong, no profit e anche governi per le violazioni dei diritti umani dell’etnia degli Uiguri. (Start Magazine)
Si parla di repressione della popolazione uigura, di abusi sui diritti umani e di lavoro forzato. Il colosso tedesco ha preso una decisione significativa cancellando l’investimento dal suo stabilimento situato a Urumqi, nella regione cinese dello Xinjiang, un’area al centro di controversie internazionali. (ClubAlfa.it)
La decisione di vendere lo stabilimento nella regione cinese dello Xinjiang, gestito in joint venture con SAIC, arriva dopo anni di pressioni esterne per abbandonare l'area, dove organizzazioni per i diritti umani hanno denunciato abusi contro la popolazione uigura locale. (Tom's Hardware Italia)
Il Gruppo Volkswagen rafforza la sua collaborazione con il produttore cinese SAIC, un legame che dura ormai da quattro decenni. Adesso, però, è arrivato il momento di un importante passo avanti nella strategia di lungo termine. (ClubAlfa.it)